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CONTRADA FALOPPA ANCORA “DIMENTICATA” DALLA TECNOLOGIA: RETE INTERNET ASSENTE

Alcuni giorni fa, i lavori per la posa della fibra poi più nulla. Il servizio non è attivo e i residenti si sentono ancora una volta presi in giro

Il digital divide a Potenza è purtroppo una realtà. Diverse sono infatti le zone periferiche del capoluogo di regione a non essere serviti dalla rete Internet. Cittadini che non possono navigare, non possono lavorare o studiare da casa, non possono vedere un film in streaming. Una cosa impensabile ma che purtroppo è quello che accade in alcune zone del centro più importante della Basilicata. Tante volte, da queste colonne, abbiamo dato voce a residenti di- sperati che non sapevano più a chi rivolgersi per risolvere l’atavico problema. Problema che l’anno scorso il sindaco Mario Guarente, rispondendo ad una interroga- zione dei consiglieri di opposizione, ha detto di attenzionare e di essere in contatto con i referenti della Tim per capire se vi era la possibilità di dotare anche le contrade ancora sprovviste della fi- bra. Ebbene un paio di settimane fa, i residenti di contrada Faloppa, nella periferia ovest della città, vedendo gli operai a lavoro per posare i cavi della fibra, pensavano di aver risolto quanto meno il problema del collegamento ad internet. Una speranza vana, perchè dopo qualche giorno di lavoro non si è visto più nessuno. Alcuni cittadini pensavano anche che l’intervento fosse ultimato ma poi non hanno ricevuto nessuna notifica del collaudo o dell’abilitazione nè tantomeno è possibile attivare il servizio con uno qualsiasi dei tanti operatori disponibili sul mercato. Insomma ancora una volta presi in giro. I cittadini sono perfettamente consapevoli che la colpa non è dell’Amministrazione ma avrebbero preferito maggiore impegno affinchè ci fosse una interlocuzione proficua con le aziende che gestiscono il servizio. Ma in contrada Faloppa, così come in altre contrade, il problema non è solo questo ma riguarda anche la rete mobile. Zone completamente isolate, terra di nessuno o quasi. I cellulari non hanno campo dentro casa e se si esce fuori la ricezione è mediocre. Qualsiasi sia l’operatore di telefonia, la storia è sempre la stessa. Non chiedono molto i residenti della zona periferica: poter tele- fonare in tranquillità e potersi collegare a internet con una linea decente e senza spendere un capitale per avere anche un segnale scarso. Un servizio che in una città dovrebbe essere garantito, ancor di più se si tratta del capoluogo di regione che mira a diventare la destinazione dedicata al turismo dei lavoratori digitali.

Rosamaria Mollica

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