MA CHE BENESSERE!
TACCO&SPILLO
Sarebbe troppo facile prendersi meriti di vista lunga e di sbugiardamento profetico contro le chiacchiere d’una statistica ballerina e domestica che hanno capziosamente imbastito questi patrioti, divenuti perfino assessori per sbaglio e per niente, eppure a noi interessa più che il vanto il ravvedimento operoso che vorrà fare Bardi in versione bis con una giunta quasi del tutto rinnovata e magari piena di piglio innovativo sulla governance regionale. Ora non può essere certo un caso che gente come Galella e altri con i galloni immeritati d’assessore siano stati battuti da altri e che brighino per fare gli scaldapoltrona, ma a leggere le risultanze del Rapporto BES 2023 pubblicato dall’Istat solo qualche settimana fa c’è anche la conferma del loro lavoro disastroso, a partire dalle diseguaglianze regionali nel benessere che mostrano tutto lo sprofondo della Basilicata con il 31,8% dei 132 indicatori di 12 aree tematiche collocato in fascia bassa, il 24,2% in quella medio-bassa, il 18,2 in quella media e così per la medio-alta attestata al 15,9% e quella alta confinata dentro un misero 9,8%. Canta lo Stato Sociale:“Ma che benessere era meglio stare in giro a finire il vino e cantare questo disastro”.