AttualitàBasilicata

ALL’UNITRE DI MURO “IL FRAGORE DEL RICORDO”

Gran serata con l’autrice Angela Maria Basso anche Santino Bonsera,Angela Maria Salvatore e Rosa Maria Giordano

È stato presentato presso l’Unitre di Muro Lucano il romanzo “Il fragore del ricordo”, della professoressa Anna Maria Basso.

Nata a Potenza, dove vive, gDirigente scolastico, è autrice di opere poetiche, svolge attività di promozione culturale nel Circolo Spaventa Filippi – Fondazione Premio Basilicata ed ha curato sillogi antologiche.

È presente in diverse riviste letterarie nazionali e internazionali. È componente di giurie. Coordina gruppi di lettura nell’ambito del Premio Basilicata.

Con lei il relatore, professor Santino Bonsera, Presidente del Circolo Silvio Spaventa Filippi e del Premio Letterario Basilicata, una delle maggiori manifestazioni culturali italiane; la prof.ssa Rosa Maria Giordano, già Dirigente scolastica e la giornalista Angela Maria Salvatore, Direttore responsabile della rivista scientifica di varia cultura “Leukanikà”, che ha coordinato la presentazione del libro.

Mentre Vito Ferrara ed Elda Rizzitelli hanno dato lettura di alcuni brani.

Il romanzo, “Il fragore del ricordo”, narra la storia di Lara, giovane neurologa Lucana che lascia la sua regione per andare a Dallas e realizzare un sogno, fare ricerca nell’ambito delle malattie neurodegenerative e realizzare il viaggio verso il sogno americano. Ma Lara tornerà perché il ricordo è il filo conduttore di tutta la narrazione e appartiene a tutti i personaggi. È un ricordo che che fa rumore perché quando si ritorna esplodono emozioni, sentimenti, e quindi questi ricordi fanno rumore. Il fragore del ricordo è il racconto di due generazioni, quella di Lara e quella di sua nonna Adelina, che ha scritto le sue memorie prima di cadere nell’oblio dell’altzhaimer. Il romanzo racconta la vita di queste due donne straordinarie che riescono a raggiungere i propri sogni attraverso le loro vicende e la loro unione indissolubile. Nel romanzo viene trattato il doloroso tema dell’altzheimer. All’inizio scompare dalla memoria l’ingrediente di una ricetta. Poi una strada della città in cui si vive. Poi, un episodio della vita. Alla fine sono i ricordi, le persone care, i movimenti più semplici come quello di scrivere o mangiare. Queste sono solo alcune delle cose che la malattia di Alzheimer può sottrarre alla mente, sfumandone i contorni o cancellandole.

Ad accogliere gli ospiti, il direttivo Unitre e i soci, la Vicesindaco di Muro Lucano Rosalba Zaccardo ed il numeroso pubblico intervenuto alla serata.

«Tutti abbiamo cose da ricordare. Tutti siamo impregnati di una memoria che avvolge le nostre esistenze – conclude la presidente Unitre Milena Nigro- Certo, ci sono i ricordi tristi, e perfino tristissimi. Neanche quelli possiamo cancellare, ma non sarebbe la vita. Piuttosto proviamo ad ammorbidirli nel tempo che scorre, e in questo caso cura le ferite del dolore, e teniamo accesa la memoria, per esempio di persone care che ci hanno lasciato, attraverso un ricordo attivo. Come se loro fossero ancora tra noi, come se ci potessimo parlare e avessimo la possibilità di confrontarci con loro: secondo la legge del ricordo, appunto. Nel tempo del presente per tutto e con tutticoltivare i ricordi non è certo facile. Si rischia perfino di sentirsi esclusi ed emarginati dall’onda lunga della fretta, del tempo che bisogna afferrare al volo, senza profondità, non curandosi del passato e non avendo così slancio verso il futuro. Sprecare il ricordo, cancellandolo dal nostro orizzonte, è come sprecare un pezzo della nostra vita».

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