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PARCO, NEL SEGNO DI TISCI

Appennino lucano, Commissario straordinario per 6 mesi: Pichetto Fratin crede nel rilancio dell’Ente

Tra le delibere del Commissario Straordinario del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese che hanno destato l’attenzione del Ministero dell’Ambiente e hanno determinato la revoca di Priore divenutone Presidente ce n’è una che ha attirato la nostra curiosità. Si tratta della delibera n. 35 del 25 Novembre 2021 che ha come oggetto “Adesione al Progetto Avviso nel cuore del Sud di Fondazione con il Sud – Capofila Fondazione Appennino ETS”. Nel corpo della delibera si legge “vista la nota acquisita in atti al prot. n . 4940/2021 del 23/11/2021 con il quale il Presidente di Fondazione Appennino ETS invita Questo Ente ad aderire in partnership al bando “Nel Cuore del Sud. Iniziative di inserimento sociale attraverso la valorizzazione delle eccellenze e dei mestieri tradizionali nelle aree interne del mediterraneo”, vista la proposta di progetto illustrata nell’abstract allegato che prevede l’istituzione di una “international Area Mobilization Accademy”, ritenuto di approvare l’adesione/collaborazione in partenariato con Fondazione Appennino ETS quale soggetto capofila, per la partecipazione al bando, delibera di aderire e collaborare in partnership per la partecipazione al bando “nel cuore del Sud”. Quando il Parco dell’Appennino Lucano, Val D’Agri Lagonegrese era il parco dei balocchi, lo stesso decideva di diventare partner della fondazione Appennino ETS.

PER INFORMAZIONI CHIEDERE A LACORAZZA

Nella richiesta di adesione in partenariato, il capofila Fondazione Appennino ETS chiedeva “previa condivisione del progetto, di approvare la eventuale adesione/collaborazione con allegata lettera di intenti entro e non oltre il 03.12.2021. Per ulteriori informazioni rivolgersi al direttore di Fondazione Appennino Piero Lacorazza”. Il progetto, nel quale il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano si metteva a disposizione della fondazione diretta da Piero Lacorazza, prevedeva l’istituzione di “uno spazio policentrico che avrà il suo fulcro nel centro antico di Sant’Arcangelo”. La cosa particolarmente curiosa della vicenda è che Sant’Arcangelo non rientra tra i Comuni del Parco dell’Appennino Lucano. In pratica, il Parco dei Balocchi gestito da Priore metteva a disposizione “risorse umane” per un progetto che si sarebbe dovuto realizzare al di fuori della sua competenza territoriale in partenariato con la fondazione diretta da Piero Lacorazza. È da evidenziare lo straordinario tempismo e la stratosferica efficienza del Parco stesso che, ricevuta la lettera il 23 Novembre, provvedeva a deliberare soltanto due giorni dopo. Una velocità che fa sicuramente da contrasto alla lentezza con la quale lo stesso Priore non aveva affrontato le emergenze vere del Parco come, ad esempio, l’emergenza cinghiali.

NON SI PUÒ STARE IN SILENZIO

Investire risorse umane in un partenariato in cui è capofila la fondazione diretta da Piero Lacorazza per una attività da svolgere al di fuori dei confini del parco è sicuramente legale ma, altrettanto sicuramente è “un schiaffo alla comunità del Parco, al territorio della Val d’Agri e del Lagonegrese”. Sono cose che speriamo di non vedere più e siamo certi che, conoscendo la tempra del Commissario Straordinario Antonio Tisci, non accadrà più che un Parco Nazionale diventi strumento al servizio dei progetti in cui è capofila una fondazione che opera al di fuori del parco stesso. Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri Lagonegrese può essere uno straordinario volano di crescita e di sviluppo della nostra regione. Facciamo il nostro “in bocca al lupo” al neo Commissario Antonio Tisci cui spetta un compito delicatissimo e difficile con la speranza che sappia trasformare il Parco in uno dei più importanti parchi d’Italia dando al nostro territorio le stesse opportunità che il Parco del Gran Sasso offre all’Abruzzo e quello del Gran Paradiso per la Val d’Aosta e il Piemonte. Non gli faremo sconti come non ne abbiamo fatti a Priore e come, per abitudine, non facciamo a nessuno, convinti come siamo che gli interessi della nostra regione vengano prima di tutto. Come sempre abbiamo fatto quando si è insediato qualcuno in qualche postazione importante, chiediamo a tutti di aiutare il neo commissario nel suo compito. La nomina, voluta da Picchetto Frattin, durerà sei mesi, al termine dei quali sarà possibile tirare un bilancio e durante i quali sa-à necessario verificare come si trasformerà l’azione del Parco. Noi alle potenzialità del parco ci abbiamo sempre creduto, speriamo di poterle veder diventare fatti.

Di Massimo Dellapenna

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