CHE SVARIONE CAMPANO PER IL CENTROSINISTRA

Non l’abbiamo certo contata l’ironia gaglioffa che in questi anni di patrioti e tristi cose annesse abbiamo riversato contro la Posillipo presidenziale e le frotte burocratiche campane con cui si sono riempite le stanze della Regione fino alla genealogia chilometrica di Napoli e dintorni, ma siamo sicuri che nelle elezioni europee di giugno ci sarà da ridere a crepapelle vedendo i dietrofront e le giravolte che quei soloni del PD con al seguito i beati angelici faranno per votare Giuseppina Picierno detta familiarmente Pina per i demitiani, veltroniani, franceschiniani, bersaniani, renziani, bonacciniani e chi più correnti ha ne metta in conto e che da ormai 16 anni imperversa dentro gli accrocchi politici del PD con un’insignificanza unica fino ad essere anonima. Così immaginatevi il buon moralismo di Cifarelli o magari quello inutile di Lettieri o anche il candore evangelico di Chiorazzo che più volte hanno fustigato il favor campano di Bardi contro il genius loci lucano, beccarsi, dopo aver eletto il catapultato Vincenzo Amendola da Napoli, la Pina Picierno da Santa Maria Capua Vetere. Canta Clementino:“Svarione di malinconia, il peso dei ricorsi che lascia la scia…”