LAVORATORI SGL, PRESIDIO DAVANTI ALLA REGIONE
L’allarme dei Sindacati: In ginocchio la stabilità economica dei 170 lavoratori
«Nella giornata del 6 maggio è pervenuta da parte dell’Assessore del Di- partimento alle attività produttive della Regione Basilicata, Michele Casino, che ringraziamo, per il giorno 8 maggio 2024 ore 15:30, la convocazione relativa alla vertenza che coinvolge i lavoratori di Sgl, che ricordiamo hanno operato e operano in sub appalto per Bcube s.p.a. nel settore logistico di San Nicola di Melfi». Lo scrivono Uilm e Fismic. «Una convocazione che finalmente vedrà la partecipazione allo stesso tavolo delle due società, cosi come da impegni assunti dalle stesse negli incontri precedenti, al fine di chiarire una volta per tutte la drammatica situazione sia dal punto di vista del mancato paga- mento dei salari dei lavoratori sia dal punto di vista occupazionale. Davanti ai cancelli della Regione Basilicata in concomitanza dell’incontro, non mancheranno i lavoratori della Sgl, i quali con un ulteriore presidio non hanno alcuna intenzione di mollare, rivogliono le loro attività, rivogliono quel minimo di dignità, in una fase già tanto complessa per i numerosi periodi di cassa integrazione. Come parti sociali, da molto tempo chiedevamo un confronto con la presenza di tutti ritenendo fondamentale questo incontro, necessario per sbogliare finalmente questa matassa che non vede fine fra le due aziende, le quali, stanno mettendo in ginocchio la stabilità economica dei 170 lavoratori e delle loro famiglie; ormai sono circa due mesi che fra un tira e molla i lavoratori non mettono più piede su quelle che un tempo erano le loro attività di lavoro, non garantendo dunque quel minimo salariale che consenta perlomeno la sopravvivenza degli stessi. Non saremo più disposti a tollerare alcuna irresponsabilità, né da parte di Bcube e né da parte di Sgl, augurandoci che ci sia la maturità da parte di entrambe, di tracciare un percorso che porti a soluzioni concrete; i lavoratori non sono oggetto di scambio, che vanno utilizzati all’occorrenza, ma sono persone che meritano rispetto, quel rispetto che loro hanno sempre ricambiato prestando la loro attività lavorativa con estrema serietà, dedizione e professionalità. Quindi riteniamo che sia arrivato il momento di mettere la parola fine a questa triste vicenda, con soluzioni efficaci che consentano il prosieguo delle attività per i lavoratori di Sgl, anche attraverso il mantenimento degli ammortizzatori sociali, al fine di acquisire quel tempo necessario per avere tutti quegli elementi per valutare complessivamente le azioni poste in essere sindacali, territoriali, nazionali nel settore dell’auto».