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GALELLA, UN BEL TACERE NON FU MAI SCRITTO

Dietrologie a perdere di Massimo Dellapenna

Abbiamo letto con curiosa e divertita attenzione il post dell’Assessore Regionale Alessandro Galella con il quale attacca furiosamente noi e un non meglio precisato “compagno di partito” che prima sorride e poi colpisce alle spalle. Il post ha sempre la stessa struttura e si nutre del vecchio adagio dietrologico del “chissà chi c’è dietro”. Con il solito refrain di chi ha politicamente torto: quello di provare a imbavagliare la stampa con la minaccia temeraria della querela. Tra l’altro a una testata presso la quale è stato più volte ospite. Come a dire quando mi esaltano sono bravi, se poi fanno critica politica e non mi piace, li querelo. Caro Galella, dietro non c’è proprio nessuno. Per un’intera giornata i blog e i siti on-line di informazione hanno riportato la notizia di una tua possibile candidatura a sindaco con alcune liste di centro. Noi ci siamo soltanto limitati a commentare la notizia. Del resto, ancora ieri, altre testate davano la tua potenziale candidatura a capo della lista di Azione. Prendiamo atto che queste notizie sono da te definite prive di ogni fondamento. Ne siamo lieti. Sarebbe bastato che questa stessa precisazione l’avessi fatta quando i blog hanno riportato la notizia della tua candidatura a sindaco e nessuno avrebbe commentato niente. Ci chiediamo perché tu abbia sentito il dovere di precisare una smentita soltanto quando l’ipotesi era definitivamente tramontata con il cambiamento del candidato sindaco da Guarente a Fanelli e il ritiro della coalizione autonoma centrista alle elezioni comunali. A pensar male si fa peccato, raramente si sbaglia ma noi non vogliamo pensare male. Non ci piace. Ci limitiamo a riportare serenamente i fatti.

UTILE IDIOTA

Ti ha offeso l’epiteto di “utile idiota”. Di averlo usato non ce ne pentiamo. Come abbiamo spiegato è termine caro alla politologia. Ha un padre (putativo) importante come Lenin. Rientra nella terminologia della politica e nulla ha a che vedere con il protagonista del libro di Dostoevskij. Come lo potremmo definire uno che, per incontinenza verbale, fa credere al mondo intero che non condivide la scelta del proprio partito sulla ricandidatura di Guarente? Come lo definisci ad uno che, anche solo a causa dell’incontinenza verbale, diventa strumento di polemica contro il suo stesso partito fino ad essere utilizzato come ipotetica te- sta d’ariete contro la sua stessa coalizione? Francamente non troviamo altro appellativo che “utile idiota”. Laddove, sia chiaro, l’utilità non è verso se stessi ma verso altri. Anche se fosse vero che esiste un complotto contro di te all’interno del tuo partito, le tue uscite intemerate e non ultima quella sui social le favoriscono. Forse dovresti imparare a controllare un po’ di più la bocca e preoccuparti del collegamento della stessa con il cervello.

PIRGOPOLINICE

Ci dispiace, caro Galella, noi non crediamo che esista l’uomo della Provvidenza. Abbiamo smesso di crederci quando abbiamo imparato che non esistono uomini singoli in grado di cambiare il corso della storia. Tu dici che hai dato tanto alla città, dici che la città avrebbe dovuto restituirti quello che hai dato in termini di preferenze e, aggiungi, che hai mille idee che potrebbero essere trasformate in fatti. Non dispiacerti se diciamo che da assessore al Comune e da assessore alla Regione queste idee non le abbiamo viste. Se c’erano non si sono trasformate in fatti e sono rimaste soltanto nella tua te- sta. Non siamo i soli a pensarla così, considerato che tu stesso ammetti che la città ti ha dato meno di quello che credevi di prendere e che i voti ci dicono che il tuo sogno di essere il più votato in Città è naufragato miseramente alla prova dei fatti.

IMPARA DAGLI ALTRI

Ci permettiamo umilmente, senza che tu possa trovare in queste parole alcuna dietrologia, impara dai tuoi maestri. Ne hai avuto uno di eccezione e di grande qualità. Gianni Rosa si è sempre contraddistinto per la cultura dello studio e del lavoro. Lo si può criticare sotto tanti punti di vista. Non ha un facile carattere e molto spesso si impunta e fa scelte sbagliate ma certamente non gli si può dire che non è un grande lavoratore. Sulle pratiche che gli sono capitate davanti si è ripiegato nello studio, nella proposta e nell’azione senza intemerate verbali. Forse se avessi appreso almeno un po’ di questo dal tuo maestro, nessuno avrebbe pensato che stavi tramando contro il tuo partito. Tu dici che non è mai accaduto. Noi abbiamo notizie diverse ma non esitiamo a crederti. Chiediti perché in anni di presenza istituzionale nessuno ha mai pensato questo di Gianni Rosa. Evidentemente non ha fatto intemerate verbali senza né testa né coda. Citiamo anche per te Oscar Wilde e il suo ammonimento secondo

Di Massimo Dellapenna

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