RIVELLO, DALL’ARTE AI CENTRI D’ACCOGLIENZA
Altieri: «Lavori al Muro della Speranza e progetti d’inclusione, una ricaduta anche economica sul territorio»
«Sono iniziati, ed in corso d’opera, i lavori relativi alla nostra proposta per l’utilizzo delle risorse, non impiegate, e delle economie legate al progetto per la realizzazione del “Muro della Speranza”, progetto approvato nel 2017 dalla Regione Basilicata». Con queste parole l’Amministrazione comunale di Rivello, rende noto lo stato dell’arte delle opere in itinere.
«In coerenza con le finalità dello stanziamento, cioè la valorizzazione del “Muro della Speranza”, ne riqualificheremo l’area antistante con una pavimentazione in grigliato erboso riciclabile e cubetti di porfido, sistemazione delle aiuole, nuovi cordoli, griglie, tubazioni e pozzetti per la gestione delle acque piovane. L’obiettivo è rendere lo spazio fruibile, senza trascurare miglioramenti estetici, funzionali ed ecologici» concludono dal Municipio.
A Cronache il Sindaco Franco Altieri entra nel dettaglio: «Si tratta di residui economici, circa 40mila euro di un precedente finanziamento più corposo, con i quali stiamo sistemando l’area antistante il “Muro della Speranza”, un’area del Monastero di Sant’Antonio, che non era stata mai oggetto di riqualificazione, e parlo di circa 30 anni. La zona è a ridosso del Monastero ma anche della Villa comunale e del parco giochi, quindi uno dei punti più vissuti del paese».
Per quanto concerne il finanziamento, il Primo cittadino spiega: «Si tratta di fondi Eni, compensazioni ambientali, che riguardarono già qualche anno fa la precedente Amministrazione, e all’incirca erano 180mila euro, che furono in parte spesi per la realizzazione di pannelli in cartongesso, marciapiede, illuminazione del muro. Promozione e realizzazione di due murale, uno realizzato da una artista argentina e il secondo da Alice Pasquini, illustratrice e scenografa italiana, nonché direi l’esponente di spicco femminile della street art».
Il “Muro della Speranza” di Rivello è dunque ispirato al tema dell’integrazione e dell’accoglienza, ma anche alla storia della Basilicata, dall’arrivo degli Enotri a Matera 2019.
Ma questi temi sociali non si estinguono solo nelle raffigurazioni artistiche, ma si concretizzano a Rivello con l’Amministrazione Altieri: «Abbiamo realizzato due centri di accoglienza, uno per minori non accompagnati ed uno per adulti. Quello per i minori oggi conta 12 ragazzi che sono qui da tre anni, ma in precedenza al compimento del 18esimo anno, quando il protocollo prevede l’uscita da questi centri per minori, alcuni sono rimasti qui, impiegandosi nelle attività ricettive, come a Maratea e Trecchina, dunque lavorano e vivono sul territorio. L’altro centro per adulti e famiglie, conta invece 20 ospiti, dunque un totale di 32 persone straniere. Si tratta in questo caso di progetti realizzati nel corso di questi anni di mia Amministrazione, che danno lavoro a 12 concittadini rivellesi e qualcuno di fuori. È per me un tema importante e ben si lega al tema dell’accoglienza e della speranza di cui parlavamo poc’anzi».
Dopo l’esperienza positiva di Rivello difatti, «che fece da “apripista” sul territorio, al secondo bando parteciparono anche altri centri, come Nemoli e Trecchina, dunque un po’ tutta l’area si sta caratterizzando in questo senso “virtuoso”. Si tratta di esperienze positive in quanto poi si crea economia sui territori: qui a Rivello non solo abbiamo creato economia, dando lavoro a concittadini, ma abbiamo messo a sistema 6 immobili del centro storico che prima erano inutilizzati. Inoltre siamo passati da una sola sezione della scuola materna, alle due sezioni che riattiveremo dal prossimo anno scolastico, perché abbiamo più bambini. È davvero una esperienza positiva, è vita per i nostri paesi, tant’è che ho candidato Rivello anche ad un terzo centro, con un progetto promosso dalla Regione Basilicata» conclude Altieri.