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UN ALTRO MORTO SUL LAVORO

Si tratta di un 55enne che lavorava per una ditta di inerti: la tragedia a Pignola in contrada Petrucco

Mario Sandro Bainotto, operaio 55enne, ha perso la vita intorno alle 17 di ieri, nella cava di contrada Petrucco zona Pantano di Pignola, mentre stava lavorando presso un’azienda attiva nel settore della movimentazione e pavimentazione asfalti. A causa di un grave trauma da schiacchiamento, l’uomo è deceduto e a nulla è servito l’intervento tempestivo dell’elisoccorso del 118.Al vaglio dei carabinieri la dinamica dell’incidente. Solo venti giorni fa l’ultima morte sul luogo di lavoro: un operaio di 56 anni impegnato nei lavori alla chiesa di San Pietro e Paolo, a Oppido lucano. Una tragedia inaccettabile, ancora una volta. Non tardano ad arrivare i commenti dei sindacati. «Le indagini daranno una risposta e accerteranno le responsabilità ma l’Ugl ritiene che indignarsi per quanto quotidianamente accade sui posti di lavoro non basti più» dichiara Giuseppe Palumbo, Segretario Provinciale Ugl Potenza. «Questo ennesimo dramma sul lavoro ha spezzato una famiglia e una comunità e fotografa un problema evidente, cioè la mancanza di sicurezza. – conclude Palumbo -Riteniamo che sia doveroso implementare i controlli per verificare il rispetto delle norme e promuovere una vera e propria cultura della sicurezza sul lavoro. È necessario puntare sulla formazione e su un addestramento adeguato a cominciare dalle scuole secondarie. Dire ‘basta’ alle cosiddette morti bianche, non basta più. È necessario intervenire sulla prevenzione per evitare il ripetersi di simili tragedie». Duro è anche il commento di Gerardo de Grazia della Confsal Basilicata: «In Basilicata il lavoro miete vittima, continuamente. Non è più accettabile andare avanti con la conta, i numeri cominciano a togliere l’identità alle persone. Ormai i nomi e i cognomi hanno lasciato spazio ai numeri. Bisogna dare il via subito a una campagna di formazione e informazione che coinvolga tutti gli attori principali, per cercare di prevenire queste morti, che nella nostra regione accadono spesso e posizionano la Basilicata sul podio negativo. Questa ulteriore vittima che si unisce alla conta dei morti di quest’anno, certifica negativamente, ancora una volta, la Basilicata come regione rossa per la salute e sicurezza sul lavoro. Nuovamente partiremo con i gazebo della sicurezza nei quartieri, per diffondere la cultura della sicurezza e creare la rivoluzione culturale di cui c’è bisogno».

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