VIA ACERENZA, LA FRANA HA I GIORNI CONTATI: APPROVATO IN GIUNTA IL PROGETTO ESECUTIVO
Lo smottamento avvenuto nel novembre 2022 ha portato alla chiusura della scalinata pedonale. Intervento da 162 mila €
Ultimi atti della Giunta Guarente che ha finalmente approvato in linea tecnica il progetto per il ripristino e messa in sicurezza della frana in via Acerenza. Solo lo scorso mese di aprile, da queste colonne, denunciavamo la pericolosità dell’area e la preoccupazione di residenti e cittadini che quotidianamente percorrono l’arteria a pochi passi dal centro storico della città capoluogo. Dopo aver validato il pro- getto, l’amministrazione comunale ha dato il via libera definitivo all’intervento, approvando nei giorni scorsi il progetto redatto dall’ingegnere Paolo Montanari e la perizia del geologo Bartolo Romaniello. L’importo complessivo dell’intervento è di circa 162mila euro, di cui qua- si 94mila per lavori e la restante parte di somme a disposizione dell’amministrazione. «L’importo, – precisa la delibera di giunta comunale – sarà in parte finanziato con fondi del bilancio comunale», mentre per la restante parte il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Michele Napoli ha già avanzato richiesta di finanziamento alla Regione Basilicata per un importo di 100.000 euro. Lo smottamento di via Acerenza, va ricordato, è avvenuto il 19 novembre del 2022, a causa delle abbondanti piogge che si sono abbattute su Potenza in quel periodo. Parte della scarpata franò nel cortile sottostante, all’incrocio con via Carlo Bo, il Comune allora decise di transennare e interdire da allora la scalinata pedonale che collega via Acerenza appunto, con via Carlo Bo. Un mese dopo, il Comune di potenza ha provveduto ad appaltare gli incarichi per la progettazione esecutiva e il coordinamento della sicurezza nella fase dei lavori e la redazione dello studio geologico propedeutico alla sistemazione dell’area. Nel mese di agosto del 2023 è stato acquisito il parere della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, che ha prescritto la presenza di un archeologo durante le operazioni di movimento terra. Insomma pare che la frana abbia i giorni contati anche se c’è voluto un anno e mezzo circa per ottenere questo risultato, ma si sa i tempi della burocrazia sono lunghi.