D’ANDREA E I LIONS PARLANO DI PACE
Nel tempo della quotidianità rassegnata la Fondazione Basilicata Futura si dimostra un luogo di confronto alto
Chi credeva che l’impegno sociale di Federica D’Andrea si sarebbe fermato alla campagna elettorale regionale, evidentemente si sbagliava. La disponibilità a ricoprire una carica elettiva era, evidentemente, soltanto una tappa del suo impegno verso la società. In un tempo in cui la politica locale è tutta ripiegata sulle contingenze elettorali ed amministrative, Federica D’Andrea dimostra che c’è la possibilità di volare alto.
PARLARE DI PACE RACCONTANDO LA GUERRA
E, così, la Fondazione Basilicata Futura mirabilmente diretta dalla stessa D’Andrea, mentre in Europa rimbombano i suoni della guerra in Ucraina e nel mondo si fa incessante il rumore del conflitto israelo-palestinese, ha deciso di parlare di pace. Ha deciso di farlo insieme ai Lions, ha deciso di farlo partendo dalla storia di un soldato lucano, combattente durante la seconda guerra mondiale, partito in guerra nel 1940 e tornato in Patria nel 1947 dopo sette anni di sofferenze, di prigionia e di sacrifici. “I Lions ambasciatori di pace in tempo di guerra”, questo il titolo del convegno organizzato dai Lions e dalla Fondazione Basilicata Futura, introdotto dalla stessa d’Andrea e che ha visto la partecipazione di Antonio Romano autore del libro “Un uomo” che racconta la storia di suo padre combattente durante la seconda guerra mondiale, della professoressa Luciana Gallo. Perché la guerra non è l’eroico atto raccontato da Omero, né l’epica dell’azione ma una brutta faccenda della quale molto poco parliamo e troppo spesso romanziamo e che spesso tendiamo a ritenere lontano da noi. Nel nostro commento dei fatti quotidiani non possiamo non evidenziare questa meritoria capacità di volare alto da parte della D’Andrea, una meritoria capacità di distaccarsi dalla quotidianità dell’ordinaria amministrazione per lanciare parole d’ordine importanti ed efficaci toccando temi sensibili e alle prime pagine delle agende politiche del mondo. Potenza e la Basilicata non sono monadi senza porte e senza finestre. Quello che accade a migliaia di chilometri da casa nostra ci riguarda direttamente non fosse altro perché essendo noi uomini siamo interessati a tutto ciò che è umano.
LA PACE NON È PAROLA VUOTA
Luciana Gallo, scrittrice e insegnante ha evidenziato come la Pace non deve essere una parola vuota ma un comportamento. Una vera e propria educazione alla pace da portare nelle scuole di ogni ordine e grado per educare i cittadini di domani ad essere aperti alla soluzione pacifica delle controversia in unione con lo spirito e la lettera della nostra carta costituzionale.
UNA FONDAZIONE APERTA A TUTTI
Come la D’Andrea ha dichiarato nell’intervista esclusiva ai nostri microfoni, la fondazione Basilicata Futura è un luogo aperto a tutti, un terreno di confronto di cui la nostra terra ha disperatamente bisogno. Spesso ci si sente lamentare della mancanza di luoghi per confrontarsi sui grandi temi, Basilicata Futura è là e la Presidente D’Andrea ci dimostra che c’è la possibilità di trovare luoghi di confronto. Noi siamo ben felici di raccontare tutto ciò ma, soprattutto, come potentini e come cittadini siamo ben felici di avere menti brillanti che ci consentono di volare alto e luoghi dove è possibile confrontarsi.
LA CITTÁ E LA REGIONE SAPPIANO SFRUTTARE QUESTA OPPORTUNITÁ
Ora tocca alla Regione Basilicata e alla Città di Potenza ma, soprattutto, ai suoi cittadini, alle sue menti migliori riuscire ad uscire dal guscio della pigrizia e della comodità quotidiana per trovare la capacità di confrontarsi con i grandi problemi e utilizzare questo importante luogo di confronto sociale, intellettuale e politico. La Basilicata ne ha bisogno, la Fondazione Basilicata Futura ha messo a disposizione le sue risorse, ora tocca ai cittadini impegnarsi affinchè tutto ciò sia raccolto.
Di Massimo Dellapenna