CARCERE POTENZA, PER IL TENTATO OMICIDIO 2 CONDANNE CONFERMATE
Capoluogo, carabinieri scovano fidanzatini pusher
A nove anni dai fatti, la Cassazione ha confermato, ieri, la condanna a 13 anni di reclusione per Rosa Della Corte e Yesenia Veronica Gambino. Le due donne sono state giudicate colpevoli del reato di tentato omicidio in danno dell’Assistente capo della Polizia Penitenziaria (L.M), addetta alla sorveglianza, approfittando della circostanza che l’Assistenza fosse sola in servizio nell’intero reparto femminile. L’episodio del tentato strangolamento risale al dicembre 2015 e le due donne erano detenute nella Casa Circondariale di Potenza. Della Corte, conosciuta come “Mantide di Casandrino”, è nota alle cronache per aver ucciso il suo fidanzato Salvatore Pollasto nel 2003, quando aveva solo 22 anni. Per questo omicidio è stata condannata a 18 anni di reclusione, che ha già scontato. L’avvocato Savino Murro, difensore della parte offesa, costituita parte civile, si è detto soddisfatto della conclusione del processo che ha «confermato integralmente la responsabilità per quella gravissima aggressione che, solo per la pronta reazione della vittima, non è sfociata nell’intento omicidiario». L’avvocato Murro, inoltre, rimane fiducioso che il Ministero della Giustizia riconosca i diritti della sua assistita «per le gravissime conseguenze subite nell’espletamento del delicato lavoro nell’Istituto penitenziario di Potenza».