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TELESCA PARTE COL PIEDE GIUSTO

Cdx in affanno nonostante l’avvicendamento Guarente-Fanelli e in stile 1a Repubblica ecco le progressioni al Comune. Alla 1auscita bagno di folla per il candidato sindaco che viaggia versovil ballottaggio

La campagna elettorale entra nel vivo e Vincenzo Telesca accende i motori e carbura a tutta forza. Ieri è stato in giro nelle periferie della città. Una moltitudine di gente lo attendeva ad Avigliano Scalo, altrettante negli altri giri che il candidato ha compiuto oggi. Le periferie furono la chiave di volta della vittoria di Guarente cinque anni fa. Chi ricorda la notte del ballottaggio avrà bene in mente il vantaggio di Tramutoli e il ribaltone che avvenne con i voti che provenivano a mano a mano dalla periferia. Le zone esterne al salotto cittadino si ribellarono alla dimenticanza che aveva- no subito dal centrosinistra e punirono la sinistra votando in massa il sindaco Leghista. Chi ha seguito questi cinque anni sa che le promesse non sono state mantenute e le speranze sono state disattese. Il centrodestra potentino non ha conquistato i sa- lotti e ha perso le contrade. Oggi dalle contrade il vento soffia forte verso Telesca e può essere de- terminante sia per obbligare Fanelli al ballottaggio, sia al secondo turno per fare vincere Telesca. L’entusiasmo di oggi ne è la riprova. Molti dimenticano la centralità politica delle contrade. Furono determinanti nelle vittorie di Fierro, lo sono state nella vittoria di Guarente, possono esserlo per Telesca. La speranza delusa da Guarente oggi si sta riversando a sostegno di Telesca.

LA PRIMA REPUBBLICA

“La Prima Repubblica non si scorda mai”, sono parole e musica di Checco Zalone. Diventano atti politici e amministrativi a Potenza al tempo della Lega di Governo. Al tempo della Prima Repubblica era normale indire concorsi, dare promozioni, avviare gare d’appalto nell’imminenza delle ele- zioni. Era un modo molto poco carino per dire «attenzione a come votate», oppure per ottenere un grazie poco prima del voto. La Lega doveva cambiare tutto. La prima ed unica esperienza leghista di governo nel Mezzogiorno ha guardato tal- mente tanto dentro l’abisso che l’abisso ha guardato dentro di lei.

LE PROGRESSIONI VERTICALI

E, così, la Lega di Governo e il centrodestra del cambiamento hanno deciso che si dovessero avviare le selezioni per le progressioni verticali al Comune di Potenza proprio in Campagna elettorale. Il 26 Aprile 2024 la Giunta Comunale ha approvato il regolamento per le progressioni verticali e subito dopo sono stati preparati gli avvisi pubblici. Durante la campagna elettorale ci saranno le selezioni. Tutto lecito e sicuramente non ci saranno intromissioni politiche nella scelta ma è evidente il cattivo gusto e la mancanza di opportunità in una decisione del genere. Si potevano fare prima o si sarebbero potute rinviare a dopo le elezioni. Si è scelto di farle durante la campagna elettorale. Lo sappiamo già che si obietterà che sono va- lutazioni tecniche quelle che determineranno le persone su cui ricadranno le scelte ma sappiamo anche che la politica ha il dovere di essere e di apparire pura.

IL MALESSERE SERPEGGIA TRA I DIRIGENTI DEL CENTRODESTRA

La verità è che nel centrodestra potentino inizia a serpeggiare una certa tensione nervosa. Il cambio tra Guarente e Fanelli, se da un lato ha consentito alla coalizione di riproporsi nello stesso formato che ha sostenuto Bardi, non ha creato nessun entusiasmo reale nei quadri e nei candidati del- la coalizione. Il mese perduto nella stucchevole discussione e nei complotti contro Guarente hanno fatto perdere tempo ai partiti nella composizione delle liste e alla fine in molti dicono che Fanelli equivale Guarente come impatto sulla cittadinanza. I partiti sono tutti impegnati nel tentativo di evitare il ballottaggio ma non sarà facile. In molti iniziano in città a parlare di voto disgiunto.Tantissimi sono convinti che in caso di doppio turno Fanelli potrebbe essere in difficoltà sia contro Telesca che contro Smaldone. Nessuno dei due, infatti, ha l’identikit da sinistra salottiera che aveva Tramutoli cinque anni.

FANELLI IMPALPABILE

A tutto ciò si deve aggiungere che Francesco Fanelli è fino ad oggi impalpabile. Non esiste una comunicazione degna di questo nome (nulla da eccepire sugli ottimi professionisti che lo seguono, ma parliamo di contenuti politici) né una presa di posizione chiara sulle problematiche della Città di Potenza, come se mancasse qualcuno che conosca davvero la politica potentina. La forza del Vicepresidente della Giunta fino ad oggi è stata sempre quella di essere invisibile ma ora non può nascondersi dietro la sua tradizionale “aurea mediocritas” ma ha il compito di tirare all’attacco le sue squadre e di entusiasmare le folle. Cosa che non è proprio nelle corde di Fanelli. La partita si fa dura per il centrodestra ed è tutta in salita. Da un lato la carica di entusiasmo verso Telesca, dall’altro la depressione che sta circondando Fanelli. Non vorremmo che queste promozioni promesse in campagna elettorale siano un tentativo maldestro per esorcizzare la paura.

Di Massimo Dellapenna

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