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ENNESIMA FIGURACCIA DI GIANCRISTIANO

Brienza amministrazione sciatta anche nel preparare le carte per le candidature, altro che complotti: ora è ufficiale. Il sindaco uscente può fare definitivamente gli scatoloni, anche il Consiglio di Stato ricusa la lista

Sui giornali che ci hanno criticato per aver raccontato l’esclusione della lista di Giancristiano dalle elezioni amministrative di Brienza, ora leggeremo che anche il Consiglio di Stato è diventato un organo fascista. Giudici in toga e fez, al passo dell’oca hanno affermato senza ombra di dubbio quello che anche le pietre sapevano. Il sindaco di Brienza Giancristiano ha provato a violare la Legge sulle elezioni ed è stato scoperto. La sua lista è stata presentata in modo illegale.

IL COMPLOTTO CHE NON C’È

Non esiste nessun complotto, nessuna architettura dell’OVRA ha impedito a Giancristiano di partecipare alle elezioni Comunali per difendere la sua poltrona. Il complotto contro il sindaco che ha dichiarato la sua città antifascista è soltanto nella testa di Leo Amato e del giornalista di strada Laguardia. Noi non abbiamo fatto altro che raccontare i fatti nella loro crudezza e nella loro realtà. Abbiamo perso un po’ di tempo a leggere le sentenze del Consiglio di Stato e la giurisprudenza prevalente. Abbiamo verificato le motivazioni degli organi che avevano valutato. Abbiamo, cioè, fatto il lavoro che i giornali devono fare senza lasciarci andare a facili dietrologie. Le dietrologie e i complottismo li lasciamo ai funamboli della penna, ai narratori del nulla, a tutto coloro i quali improvvisano senza saper svolgere il proprio lavoro. Noi proviamo a studiare ed è per questo che raccontiamo verità anche scomode senza nasconderci dietro a nessuno paravento. Non abbiamo interessi da difendere né amicizie da tutelare, siamo narratori obiettivi e commentatori, analisti sulla.base dei fatti e degli elementi e non dei desideri.

PUÒ FARE GLI SCATOLONI

Ora Giancristiano può definitivamente fare gli scatoloni, chiudere i suoi ricordi da sindaco nel cassetto e lasciare il Comune. Tra i ricordi porti anche la targa apodittica di Brienza città antifascista, ricordando che la più grande conquista della Resistenza è quell’articolo 3 della Costituzione che dice che tutti gli uomini sono uguali davanti alla Legge, anche quelli che si nascondono dietro i giornali amici. È proprio quell’uguaglianza davanti alla Legge che oggi esclude Giàncristiano dalle elezioni. Se me facciamo una ragione Amato e Laguardia, non è merito nostro. Non siamo capaci di influenzare il TAR né il Consiglio di Stato. Il complotto non esiste. I giornalisti che non sanno fare il proprio lavoro e si nascondono dietro il complottismo, si.

Di Massimo Dellapenna

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