«NOI GARANZIA DI RINASCITA PER LA CITTÀ»
Il candidato sindaco sull’intitolazione di uno spazio pubblico al pioniere Nino Postiglione: «Nessuna preclusione». Smaldone a Cronache racconta la sua campagna elettorale e i progetti per Potenza
Le elezioni amministrative si avvicinano e a Potenza c’è fermento con i candidati al centro di incontri e dibattiti. Sono cinque i candidati a sindaco della città capoluogo: Pierluigi Smaldone, Vincezo Telesca, Francesco Fanelli, Francesco Giuzio e Maria Grazia Marino. A due settimane dall’importante appuntamento con gli elettori, Pierluigi Smaldone, candidato sindaco a capo di una coalizione di tre liste “Potenza Ritorna”, “Città Nuova” e “Movimento 5 Stelle” ha raccontato a Cronache come procede la campagna elettorale.
Siamo in piena campagna elettorale, lei è candidato alla carica di sindaco con una lista civica, come risponde Potenza a questa nuova proposta che, come lei ha sempre detto, viene dal basso?
«Potenza risponde bene. I cittadini riconoscono il valore di un progetto politico per la città partito da tempo, frutto di un duro lavoro, serio, solido e non legato all’esito di posizionamenti interni ai partiti o di equilibri tra correnti. Questa differenza rispetto alle altre candidature in campo si nota. Questa è la nostra nota distintiva. La coalizione è formata da donne e uomini che vengono dal mondo delle professioni, delle imprese e delle associazioni. Una squadra connotata da un livello di libertà differente rispetto a tutte le altre realtà in cui c’è una forte influenza delle dinamiche di partito. In questi mesi abbiamo innanzitutto acquisito la fiducia dei cittadini di Potenza. Hanno compreso l’affidabilità di questa nuova proposta e ad ogni incontro c’è sempre tanta partecipazione, quella che in questi anni è stata soffocata»
Lei ha costruito la sua candidatura nel tempo, sono infatti circa 6 mesi di lavoro, incontri con cittadini , associazioni e tutti gli attori della città, una proposta civica appunto ma quali sono i punti del suo programma elettorale?
«Il programma elettorale è composto da tanti punti, tutti elaborati con il supporto di tecnici, quindi di esperti e con il contributo dei cittadini. Siamo partiti ovviamente da quelle che erano le emergenze individuate dalla comunità. Partiamo dalla viabilità, per arrivare alle esigenze delle associazioni, passando per il rapporto con l’Università, le politiche sociali, le questioni ambientali e più in generale la vitalità della città di Potenza che in questi anni sembra essere stata abbandonata a sé stessa. Tutti i punti hanno come comune denominatore la realizzabilità, queste sono tutte proposte frutto di studio o proposte già realizzate altrove e soprattutto, tutti i punti rispondono ad esigenze concrete fortemente sentite dai potentini».
Proviamo un po’ a sognare, se lei fosse eletto quale sarebbe il primo atto del sindaco Smaldone?
«Per prima cosa continuerei ad avere un contatto diretto con i cittadini. Le porte saranno sempre aperte e ognuno sarà libero di apprezzare, e anche di criticare l’operato. La gestione amministrativa non potrà prescindere sin dal primo giorno dal contributo e dal rapporto con la cittadinanza. C’è pero anche un grande lavoro da fare in tutti i settori. È necessario incidere in maniera drastica e fin dall’inizio sulla viabilità, avviamo la necessità di instaurare rapporti interistituzionali proficui. Potenza deve tornare a dialogare con i comuni dell’hinterland, con la Regione, con l’Università, con l’Ospedale. Potenza deve tornare ad svolgere il suo ruolo di capoluogo e quindi di soggetto che con autorevolezza dialoga con tutti coloro i quali insistono sul territorio o comunque in qualche modo sono legati al territorio della città».
Abbiamo letto in questi giorni qualche posizione sulla vicenda dell’intitolazione al pioniere delle radio libere Nino Postiglione di uno spazio pubblico. Nino Postiglione ha avuto riconoscimenti un po’ in tutta Italia, anche la Regione Basilicata ha intitolato la sala stampa. Quale è la sua posizione in merito? Lei sarebbe favorevole?
«Rispettato tutto l’iter legato alle intitolazioni, che ovviamente è un iter amministrativo più che politico, non posso avere nessuna preclusione nel dare un riconoscimento ad una personalità che si è distinta nel suo ruolo di imprenditore e di pioniere della comunicazione».
Perché l’8 e il 9 giugno i cittadini di Potenza dovrebbero scegliere Pierluigi Smaldone sindaco e la coalizione Potenza Ritorna?
«Perché è l’unica coalizione caratterizzata da una reale e non sbandierata libertà dalle dinamiche che hanno soffocato in questi anni la città e il suo sviluppo, e perché è l’unica coalizione che davvero può garantire un cambiamento e la rinascita di una città, oggi in preda alla depressione civile, sociale ed economica. Gli altri in qualche modo sarebbero sempre vincolati e limitati dalla necessità di salvaguardare gli equilibri tra partiti, che noi non abbiamo»