STATO DI SALUTE DELLA GIUSTIZIA LUCANA: ARRANCA LA CORTE D’APPELLO DI POTENZA SULLO SMALTIMENTO
I dati aggiornati e definitivi del settore penale, clearence rate: il Tribunale ordinario del capoluogo fa bene per il 3° anno consecutivo
Per il settore penale, in tema di performance della Corte di Appello e dei Tribunali del Distretto giudiziario della Basilicata, nel 2023 variazione positiva del rapporto procedimenti iscritti e procedimenti definiti per i Tribunali di Potenza e Matera, ma non per il Tribunale ordinario di Lagonegro e per la Corte d’Appello del capoluogo. È quanto emerge dal monitoraggio distrettuale della giustizia effettuato dal Ministero, con i dati aggiornati al quarto trimestre dell’anno scorso, ovvero definitivi per il 2023. Per l’analisi, il monitoraggio utilizza tre parametri: il clearence rate, la variazione delle pendenze e la stratigrafia delle pendenze. La variazione delle pendenze misura la variazione nell’ultimo triennio delle pendenze complessive dell’Ufficio. I tre Tribunali ordinari lucani, Potenza, Lagonegro e Matera hanno ottenuto buone performance, mentre lo stesso non è stato riscontrato per la Corte d’Appello di Potenza che aveva mille e 857 pendenze al 31 dicembre 2020 e 2mila e 80 pendenze al 31 dicembre scorso: in percentuale, più 12%. Il Tribunale ordinario di Potenza aveva 6mila e 681 pendenze al 31 dicembre 2020 e 5mila e 181 pendenze al 31 dicembre scorso: in percentuale, meno 22,5%. Il Tribunale ordinario di Lagonegro aveva 6mila e 862 pendenze al 31 dicembre 2020 e 5mila e 375 pendenze al 31 dicembre scorso: in percentuale, meno 25,3%. Infine, il Tribunale ordinario di Matera aveva 3mila e 718 pendenze al 31 dicembre 2020 e 2 mila e 777 pendenze al 31 dicembre scorso: la performance migliore, in percentuale meno 25,3%. Il clearance rate, invece, è la misura utilizzata a livello europeo per monitorare, in ogni periodo di riferimento, la capacità dei sistemi giudiziari e dei singoli uffici, di smaltire i procedimenti sopravvenuti: semplicemente valori superiori all’unità, ovvero al 100%, indicano che sono stati definiti più procedimenti di quanti ne siano sopravvenuti con una conseguente riduzione dell’arretrato. Al contrario, valori al di sotto dell’unità, ovvero del 100%), indicano che il numero dei definiti è minore del numero dei procedimenti sopravvenuti e pertanto si verifica un aumento delle pendenze. Per il terzo anno consecutivo, a partire dal 2021 e fino a fine 2023, il Tribunale ordinario di Potenza ha riportato valori superiori all’unità 1,07 (2021), 1,03 (2022) e 1,09 (2023) Per il Tribunale ordinario di Potenza, nel 2023 il totale dei procedimenti iscritti è risultato pari a 5 mila e 468, mentre il totale dei definiti è risultato pari a 5 mila e 966. Nel 2023, i procedimenti iscritti sono risultati minori dei definiti nel rito collegiale a sezione ordinaria (63 a 100), nel rito monocratico di primo grado (1.212 a 1.842), nel rito monocratico appello del giudice di pace (25 a 28), ma non nelle indagini e udienza preliminare (4.161 a 3.989). Pareggio nel rito collegiale Sezione Assise: 7 iscritti, 7 definiti. A livello quantitativo, il Tribunale ordinario di Potenza, per il settore penale, in Basilicata è quello che ha una mole maggiore di procedimenti iscritti e definiti rispetto agli altri. Bene, nel 2023, anche il Tribunale ordinario di Matera con clearance rate complessivo pari a 1,21: complessivamente 3 mila e 103 i procedimenti iscritti, mentre 3 mila e 756 i procedimenti definiti. Quasi vicino all’1 il Tribunale ordinario di Lagonegro con complessivi 2 mila e 692 procedimenti iscritti e 2 mila e 512 definiti: clearance rate complessivo pari a 0,93. La Corte d’Appello di Potenza, è l’Ufficio più in difficoltà. Nel 2023, per la Sezione ordinaria 753 i procedimenti iscritti, mentre 665 quelli definiti: sezione assise (1 a 5), sezione minorenni (4 a 3). Complessivamente, per la Corte d’Appello di Potenza clearance rate annuale pari a 0,89. Nel 2021 era di 0,91, mentre nel 2022 è risultato pari a 0,92