TU CHE SORRIDI AGLI AUTOVELOX
TACCO&SPILLO
Che la Lega, anche da queste amene parti del Sud, avesse particolare cura per l’uso smodato della giravolta, le ciambelle senza buco e le promesse acrobatiche era cosa praticamente nota a tutti, ma almeno si sperava che dopo aver sbolognato Mario Guarente, nonostante la sua ambizione lunare di ricandidarsi, Francesco Fanelli vuoi per furbizia elettorale vuoi per semplice tecnica dialettica avrebbe reciso apertamente e con la massima nettezza dei fatti il cordone politico che pur lo Lega al peggior sindaco d’Italia ed invece bisogna dire che la questione è riuscita a prenderla davvero per finta, visto il suo silenzio omissivo davanti ai tanti disastri combinati e riversati in ogni angolo dello scibile di Potenza. Ora sappiamo della facile propensione dei leghisti alle figuracce crescenti e continuate, ma c’è da domandarsi come cavolo fa il patriota Fanelli a mettersi in posa e mostrare un sorriso fin quasi all’incoscienza con lo slogan anti autovelox “basta vessare i cittadini” quando poi non ha nemmeno il coraggio di sbugiardare proprio chi ne è stato l’artefice seriale e cioè il suo amato amico di partito Guarente. Canta Lacray:“Tu che sorridi agli autovelox…”.