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«SAN GERARDO VI TIENE PER MANO»

Per Monsignor Carbonaro prima solenne concelebrazione dal suo ingresso in Diocesi: il messaggio ai giovani

I festeggiamenti civili in onore di San Gerardo La Porta hanno lasciato spazio a quelli religiosi . Ieri si è tenuta nella Cattedrale di Potenza, la messa celebrata da monsignor Carbonaro, neo vescovo metropolita della diocesi di Muro Lucano-Potenza Marsico Nuovo. Una piazza Duomo gremita di fedeli è quella che ha atteso il Santo Patrono varcare la soglia della Chiesa per essere portato in processione per le vie del centro storico. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il presidente della Regione Vito Bardi, il sindaco di Potenza Mario Guarente, il presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano, il consigliere provinciale Rocco Pergola e il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Caiata e tutte le aitorità civili e militari.

L’OMELIA DEL VESCOVO CARBONARO

L’arcivescovo di Potenza monsignor Carbonaro ha presieduto la prima solenne concelebrazione dal suo ingresso in Diocesi, che è coincisa con la festività del Santo Patrono. Nell’omelia ha ricordato che «come Gerardo anche io sono giunto in mezzo a voi, inviato come Vescovo ed anche a me Gesù chiede di conoscere questo popolo affidatomi, al quale appartengo ora per grazia». «I Santi – ha precisato sono degli indicatori di vita, dei servitori della speranza (…)aprono strade di fraternità e chiedono di guardare lontano». Ed ha puntualizzato che il compito della Chiesa in ogni tempo è di «ricordare all’umanità di fare il Vangelo, di essere arti- giani di fraternità lì dove si vive; di accendere fuo- chi di speranza, dove il buio imprigiona». L’omelia di questa prima festa patronale che vive come Vescovo, ha indicato anche qualche traccia di programma pastorale: «costruire insieme il bene comun, edificare in modo concorde l’agorà, significa tornare a dialogare sulle gioie e le speranze che coltiviamo nel nostro cuore. Ritrovarsi intorno alla fontana del villaggio significa essere generativi e solidali in un tempo di solitudini e autonomie che rendono il nostro presente e il nostro futuro sempre più povero». E rivolgendosi ai giova- ni, che in questi giorni tornano in città per la fe- sta e per gli affetti, li ha incoraggiati, assicurandoli che «San Gerardo vi tiene per mano ricordando a noi adulti il compito di tessere alleanze educative e propositive». «Il Santo in processione per le vie della città subito dopo la messa, incontrerà – ha detto ancora – il mondo del lavoro e del precariato (…) accompagnerà le scelte di quanti sono chiamati a sostenere il bene comune, la legalità tra cittadini e la sussidiarietà». Un ultimo riferimento il Vescovo lo ha fatto «al mondo segnato dalla guerra che – ha detto- ci lascia impotenti ed ha invitato tutti a “diffondere la pace cominciando dal- la porta accanto, disarmando la paura accogliendo l’altro nella sua diversità». La conclusione è stata una preghiera al Santo Patrono: «sollecita dentro la tua chiesa di Potenza, il gusto della comunione tra pastori e fedeli (…) accendi tra le nostre contrade, la Iaccara della speranza, non sia un fuoco fatuo, ma vivo, coraggioso, capace di far trasparire dalle luci delle nostre tradizioni, la luce intramontabile della Pasqua di Cristo Signore».

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