REGIONE: CIAK SI GIRA!
Il 13 giugno 1a riunione del Consiglio regionale per l’elezione del Presidente e dell’Ufficio di Presidenza. Ancora nessun incontro ufficiale tra i partiti, per la Giunta ci vorrà ancora tempo
Sarà, dunque, il 13 giugno la prima adunata del Consiglio Regionale. È stata convocata dal Consigliere anziano Franco Cupparo ai sensi dell’articolo 27 del vigente Statuto della Regione Basilicata. Sarà il primo momento in cui la maggioranza consiliare dovrà procedere a dare corpo agli accordi politici che dovranno dare il sostanziale via alla legislatura. Si saprà già se Marcello Pittella sarà stato eletto in Europa mentre potrebbe non essere ancora definito il destino di Francesco Fanelli e di Gianmarco Blasi qualora alle elezioni comunali di Potenza si dovesse arrivare al ballottaggio. La legislatura entrerà nel vivo. All’ordine del giorno c’è la convalida degli eletti, l’elezione del Presidente del Consiglio e dell’ufficio di Presidenza.
ACCORDI ANCORA IN ALTO MARE
Ai sensi dello Statuto Regionale alle prime due votazioni serviranno i due terzi dei voti per eleggere il Presidente del Consiglio, successivamente sarà sufficiente la maggioranza assoluta. Serviranno, quindi, 14 voti ai primi due scrutini, soltanto 12 a partire dal terzo scrutinio. La maggioranza non dispone dei voti sufficienti per eleggere il Presidente nei primi due scrutini, mentre è abbondantemente autosufficiente dal terzo scrutinio in poi. Ovviamente l’elezione del Presidente del Consiglio è solo la prima tappa degli equilibri politici che si dovranno raggiungere per arrivare al compimento del quadro politico e, quindi, si inserisce nell’insieme degli accordi che dovranno essere presi e mantenuti immediatamente. Le postazioni che spettano alla maggioranza sono in totale 12: i cinque assessori, tre membri dell’ufficio di presidenza e le quattro presidenze di commissione, di queste sei sono considerate di prima fascia e sei di seconda fascia. La Presidenza del Consiglio, per l’autorevolezza del ruolo e per l’autonomia gestionale che la contraddistingue viene parificata ad un assessorato. Per quanto ci è dato sapere la maggioranza ancora non si è riunita per definire come comporre il puzzle. Possiamo immaginare che delle sei postazioni principali due saranno date a FdI e una ciascuna alle liste che hanno eletto consiglieri nell’ultima tornata. Difficilmente Fratelli d’Italia accetterà di rinunciare ad un assessorato per prendere la Presidenza del Consiglio Regionale. Sia Cicala che Latronico puntano a guidare un di- partimento, così come sicuramente avranno un assessorato Pepe (Lega) e uno di Forza Italia. L’altro assessorato dovrà essere assegnato ad uno tra Italia Viva e Azione. Escludendo l’ipotesi che FdI decida di indicare la quota rosa e che Pepe rinunci all’assessorato, uno tra Forza Italia e i due alleati esterni al perimetro tradizionale del centrodestra, dovranno indicare una donna come assessore rinunciando, così, allo scorrimento della lista come effetto della sospensione dalla carica di consigliere degli assessori. Nei prossimi giorni la maggioranza dovrà iniziarsi a vedere con Bardi, altrimenti il 13 Giugno sarà fumata nera anche alla terza votazione, lasciando così Cupparo a presiedere il Consiglio Regionale.
PERRI UNICA CERTEZZA
In questo normale e fisiologico stato di indecisione, l’unica certezza sembra essere Giampiero Perri. Do- po aver mostrato la sua abilità nella guida dell’ufficio speciale per il Pnrr ed essere diventato, di fatto, il punto di riferimento centrale dell’azione di governo di Bardi determinando la sua trionfale rielezione, il manager si accinge a compiere un ulteriore salto di qualità nella sua funzione in Regione. È pronta per lui la nomina a Capo di Gabinetto. Praticamente tutta la gestione decisionale del governo regionale ruoterà intorno alla figura di Perri che, in una situazione di maggioranza alquanto articolata come quella che è uscita dalle urne, diventerà il vero perno politico accanto al Generale Bardi. Evidentemente il governatore si fida ciecamente delle sue capacità e della sua lealtà e intende affidargli il controllo dell’intera macchina politico-amministrativa della Regione Basilicata. Ad oggi, mentre le forze politiche sono impegnate in elezioni amministrative e regionali, questa appare essere l’unica certezza per i prossimi mesi. Per il resto vedremo.
Di Massimo Dellapenna