AFFAIRE CAVA, DOPPIA SCONFITTA
Il Comune di Vietri di Potenza perde anche al Consiglio di Stato: risarcimento alla 2a da oltre 100 mila euro
Sulla gara bandita nel 2022 dal Comune di Vietri di Potenza per la vendita a corpo del materiale estrattivo depositato presso la Cava sita nella Località Pedali, l’inchiesta penale sull’aggiudicazione ritenuta truccata dalla Procura del capoluogo lucano, «il prezzo pattuito per il patto corruttivo era di 50mila euro pari al 10% del prezzo base per la vendita del materiale estrattivo», farà il suo corso, ma sul versante amministrativo, la ditta che ha partecipato all’appalto non vincendolo, deve essere risarcita. Il Comune di Vietri di Potenza, amministrato dal sindaco Christian Giordano, che è anche il presidente della Provincia di Potenza, ha doppiamente perso la causa al Consiglio di Stato. Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Basilicata, lo scorso marzo oltre a confermare la sentenza sfavorevole all’Ente del 2023, aveva anche quantificato l’entità del risarcimento. Entrambi i verdetti negativi, dal Comune impugnati dinanzi ai massimi giudici amministrativi italiani che, disposta la riunione degli appelli, li hanno respinti entrambi, «essendo evidente il dovere dell’Amministrazione comunale di rispettare le norme a tutela della segretezza delle offerte». Alla gara che ha provocato il terremoto politico-giudiziario hanno partecipato 6 ditte: l’impresa Caputo S.r.l. si è classificata al 1° posto per l’offerta del prezzo di 525 mila euro, mentre la L.C. Trasporti S.r.l. si è collocata al 2° posto, per aver offerto il prezzo di 507 mila euro. Prima ancora delle emergenze investigative, la L.C. vinse il ricorso al Tar poichè risultò, come ribadito al Consiglio di Stato, che il Comune non aveva garantito la segretezza delle offerte. La gara in esame doveva essere ripetuta, ma non era ormai più possibile, perché nell’agosto 2022 era già stato stipulato il contratto di vendita a corpo del materiale inerte, e, conseguentemente, l’impugnato provvedimento di aggiudicazione, in estrema sintesi, non poteva più essere annullato. I giudici, di conseguenza, accolsero la domanda risarcitoria in forma equivalente: l’indennizzo economico da parte del Comune alla L.C. Il danno è stato quantificato in 142 mila euro, da cui detrarre pro quota i costi di prelievo, trasporto e lavorazione, operazioni necessarie per la vendita del materiale inerte. Dalla ditta, la richiesta di corresponsione di poco più di 128 mila euro, ma dal responsabile dell’Area tecnica del Comune di Vietri di Potenza, il diniego. Di conseguenza, il nuovo ricorso al Tar per l’esecuzione della prima sentenza citata. Per i Giudici amministrativi lucani, calcoli corretti. Congrua, a titolo esemplificativo e non esaustivo, anche la stima del costo di 40mila euro, relativa all’obbligo dell’aggiudicatario della sistemazione della strada di accesso alla Cava comunale: sia perché tale somma è stata indicata dall’aggiudicataria Caputo S.r.l. e «ritenuta congrua dal Comune di Vietri di Potenza», sia perché non condivisibile la «generica osservazione del Comune», secondo cui la somma di 40 mila euro non sarebbe rispondente ai prezzari, in base ai quali vengono determinati gli importi, posti a base delle gare d’appalto, «in quanto tali prezzari indicano somme di gran lunga superiori ai reali prezzi di mercato, come dimostrato dai ribassi anche del 30-50%, con i quali sono aggiudicati gli appalti pubblici». Per questi ed altri motivi, il Comune di Vietri di Potenza «deve pagare alla L.C. Trasporti S.r.l.» la somma complessiva di 128 mila e 208 euro, in quanto dal danno della perdita di chance, quantificato dal Tar in 142mila euro, va detratto un sesto, 6 i partecipanti alla gara, dei citati costi totali di 82 mila e 748 euro pari a 13 mila e 791 euro: 42.748 euro più 40 mila euro (uguale 82 mila e 748 euro), diviso 6 dà come risultato 13 mila e 791 euro. Per cui, riportano i giudici, «142 mila euro, meno 13 mila e 791 euro, uguale 128 mila e 208 euro». Per il Consiglio di Stato, «il calcolo effettuato sui profili di danno non presenta alcun elemento di illogicità». Appalto con segretezza delle offerte non garantita: il Comune di Vietri di Potenza «deve pagare» l’indennizzo alla seconda classificata.
Di A.Carponi