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DARIO LABELLA, RE DELLA PIZZA: «I GIOVANI VANNO INCORAGGIATI»

Miglior pizzaiolo di Spagna, vince un potentino: l’intervista

Se si pensa ad un piatto amato in tutto il mondo, sicuramente la pizza è sul podio, ancor più se preparata da Dario Labella, giovane potentino che nella Penisola Iberica ha vinto il titolo di “Miglior pizzaiolo di Spagna” nel “Campeonato Espana”Labella con la “Carabiniera”, una pizza il cui impasto matura e fermenta per 72 ore, realizzata con una base di salsa americana a base di carabineros, stracciatella, pistacchio e scorza di lime. L’evento si è svolto al Salón Gourmets, una delle fiere gastronomiche più importanti della Spagna e ha permesso ai professionisti del settore di conoscere le ultime tendenze del mondo della pizza e di godere di uno spettacolo unico di creatività e sapore. Labella ha superato i suoi concorrenti, divenendo punto di riferimento nel campo della pizza gourmetsia a livello nazionale che internazionale. Oggi il suo nome rappresenta l’arte culinaria della pizza e gli conferisce l’onore di rappresentare la Spagna al prossimo Campionato Mondiale della Pizza, che si tiene ogni anno nella città italiana di Parma. Classe 1992, diplomato di ragioneria, la sua strada ha dunque preso tutt’altra piega e a Cronache così si racconta.

A 31 anni vince il titolo di miglior pizzaiolo di Spagna, (primo nella categoria Pizza Classica e secondo nella categoria Pizza senza glutine), quali emozioni nel rappresentare all’estero un prodotto così tipicamente italiano?

«Rappresentare un prodotto come la pizza mi fa sentire molto orgoglioso. La pizza è un simbolo dell’Italia e della sua cultura e rappresentarla è un onore per me. Mi fa sentire molto fortunato di poterlo fare. È anche molto emozionante perché la pizza è così amata in tutto il mondo, e quindi rappresentar- la è un po’ come rappresentare la cultura italiana in generale»

In Spagna da circa sette anni, ma le sue origini sono lucane, qual è stato il suo percorso?

«Finiti gli studi superiori alla ragioneria intrapresi la carriera universitaria di Economia trasferendomi a Roma, però durante questo percorso mi accorsi che non era quello che volevo e quindi decisi di cambiare e di iniziare un nuovo percorso, ovvero entrare in una pizzeria e imparare questo mestiere»

Si sta già preparando per l’altro passo, quello del prossimo campionato del mondo di Pizza nel 2025 che si terrà a Parma?

«Non nego che nella testa qualche idea inizia a nascere, anche se è ancora un pò presto per iniziare a pensare al Campionato del 2025»

Di cosa si occupa nella Penisola Iberica?

«Qui sono responsabile di 7 pizzerie di un gruppo di ristoranti italiani. Mi occupo della formazione dei pizzaioli e che stiano bene nell’ambiente di lavoro»

Pensa di tornare in Italia, le manca la sua terra? O le piacerebbe aprire un suo locale qui, proponendo pizze e varietà innovative?

«Non escludo la possibilità di tornare in Italia e l’idea di aprire un locale è invitante, però per il momento non è nei miei progetti»

Cosa le dicono la sua famiglia e i suoi amici, dei suoi successi?

«Sono molto orgogliosi dei miei successi e della mia capacità di rappresentare un prodotto italiano come la pizza. Apprezzano il mio impegno per promuovere la cultura italiana e la sua gastronomia in tutto il mondo e credo anche che siano contenti di vedere la mia creatività e la capacità di pensare fuori dagli schemi per creare pizze innovative e gustose»

Cosa direbbe lei ai ragazzi, oggi così sfiduciati riguardo al loro futuro?

«Penso che sia molto importante incoraggiare i ragazzi a non perdere la speranza e a credere nelle loro capacità. L’importante è seguire i propri interessi e le proprie passioni, e cercare di svilupparle in modo costruttivo. Penso anche che sia molto importante essere disposti ad affrontare le sfide e superare le difficoltà, perché questa è una parte importante della crescita personale e del raggiungimento dei propri obiettivi. Infine, penso che sia essenziale rimanere aperti a nuove esperienze e a nuove opportunità e non aver paura di uscire dalla pro- pria “zona di comfort”. Questo può aiutare a scoprire nuovi interessi e nuove passioni e trovare un senso di realizzazione nella vita»

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