POTENZA, RITORNO AL PASSATO

Sono immensamente felice, ogni 20 metri trovo una persona che mi dice: “Tu saresti stato il candidato Sindaco perfetto”. Che onore! Incredibile che solo nel partito che ho fondato 13 anni fa non c’è stato nessuno che me lo abbia mai detto. Le cose strane della vita». Queste le parole che Alessandro Galella, ex assessore regionale, aspirante consigliere regionale ed aspirante candidato sindaco ha affidato alla sua pagina facebook. Parole di disappunto ver- so le scelte che FdI ha fatto nel non candidarlo ed implicita presa di distanza dalla decisione che il centrodestra ha preso candidando Fanelli. Non è la prima volta che Galella sottolinea il suo malessere nel non essere stato il candidato sindaco del centrodestra alle elezioni della Città di Potenza. Già quando fu indicato Guarente, Galella attaccò a spron battuto il verticismo romano che aveva imposto un candidato perdente in partenza, ora a ballottaggio in corso evidenzia che tutti chiedono a lui di candidarsi Sindaco ma il suo partito non lo fa. Quando la nave affonda i topi ballano, evidentemente Galella percepisce la città e vuole chiamarsi fuori dalla sconfitta che, a differenza della vittoria, è sempre orfana. Il regolamento dei conti all’interno del centrodestra e di FDI è appena iniziato e, da vecchio ed esperto capo Ultras, il nostro Galella si sta preparando a poter dire: “io lo avevo detto” chiamando- si fuori dalle colpe della sconfitta.

I CONCORSI PRIMA DEL VOTO

La mossa disperata di Guarente e della Lega, nella speranza di poter ribaltare i pronostici, è quella di fissare le selezioni per l’alta professionalità al Comune di Po- tenza qualche giorno prima delle elezioni. I candidati alle selezioni per le altre professionalità si sono visti recapitare una lettera che li invitava a sostenere le prove a partire dal 20 Giugno. Sicuramente è tutto lecito, sicuramente non ci saranno raccomandazioni ma, altrettanto sicuramente, è quanto meno un’opportuno. Neanche ai tempi della prima Repubblica accadevano coincidenze simi- li. Forse è il caso che tutti quelli che da centrodestra stanno cercando di alzare la polemica parlando del sistema che vuole riproporsi prendano le di- stanze da queste scelte. Più che preoccuparsi del- le pacche sulla spalla che riceve per via Pretoria, Galella farebbe bene ad evidenziare questa cosa come metodo di cattiva amministrazione. Noi crediamo che nel centrodestra ci siano tanti che non condividono questa scelta ma, se non ne prendono le distanze, sono quantomeno responsabili per omissione o per acci- dia. Siamo dei sognatori ma speriamo di vivere in un mondo in cui le selezioni per il lavoro e le elezioni per il Sindaco non siano concomitanti neanche per incidenza casuale.

IL CONSIGLIO REGIONALE AL 26

Come avevamo previsto nulla di fatto al Consiglio Regionale. I partiti hanno altro da fare e altre cose di cui occuparsi, non so- no interessati alle questioni istituzionali. La loro legittima priorità è quella di provare a vincere le elezioni a Potenza, non possono trovare il tempo per riunirsi e decidere. Il Consiglio Regionale convocato ieri non ha eletto il Presidente del Consiglio ed è stato rinviato al 26. La data è scelta (non a caso) dopo le elezioni. Qualcuno dalle parti di Via Verrastro ha già capito che la partita è persa e aspetta la notificazione della sconfitta per fare “abbassare le orecchie” a qualche aspirante di troppo. Al comando della Regione e ad occuparsi dei problemi dei lucani e del funzionamento delle istituzioni c’è solo Bardi. La pieni poteri è realtà e sono i Partiti della coalizione con il loro rinviare a determinarla. Certamente i cittadini non possono aspettare all’infinito. Per fortuna al comando c’è Bardi che, ancora una volta, antepone le questioni di interesse pubblico alle questioni elettorali

Di Massimo Dellapenna