ARMENTO, RUBATA LA PANCHINA SIMBOLO DEL NO ALLA VIOLENZA DI GENERE

A pochi giorni dall’insediamento del nuovo sindaco ad Armento, Luca Manieri, quest’ultimo si è già trovato ad affrontare un episodio molto grave che ha visto protagonista la panchina rossa donata da ADA- Associazione Donne Armentesi. Inaugurata ed istallata a novembre 2023, alla presenza della sindaca Maria Felicia Bello, delle autorità Ivana Pipponzi e Nario Aliandro, e del parroco della comunità, era un simbolo contro la violenza sulle donne. In questi giorni purtoppo rubata. «Un gesto ignobile davanti al quale non si può tacere» denunciano dall’associazione A. D. A.. Il luogo che la ospitava, molto frequentato, non ha impedito a chi ha compiuto questo gesto di agire indisturbato, privando ora la collettività di quello che era diventato un bene di tutti. Un oltraggio anche al significato, importante, che la panchina rappresentava , rossa per simboleggiare il “No” contro la violenza sulle donne. Inoltre un gesto che indubbiamente scoraggia le associazioni del luogo, che tanto si impegnano, spesso anche con poche risorse ma con tanto amore, per il bene della propria comunità. Una panchina ora cercata ovunque ma che pare essere scomparsa nel nulla. Sono in corso le indagini che si spera possano individuare i responsabili del furto. «È stato violato il significato rappresentato dalla panchina -ci spiega Antonella Simone, Presidente dell’associazione A. D. A. – Abbiamo donato un bene alla collettività, questo è un danno fatto a tutti. La Panchina fu acquistata anche con la donazione della squadra “Armento 58”, giovani ragazzi che decisero di sposare la nostra causa e di sostenerla, sensibili e vicini al tema». Dunque una panchina donata alla cittadinanza dall’associazione A. D. A. grazie anche al sostegno della locale squadra di calcio, che decise, anni fa, di terminare il suo percorso sportivo e di effettuare un’ultima donazione. «Ho ricevuto tanta vicinanza e solidarietà. Se la Panchina non verrà trovata o restituita, ci impegneremo con tutte le nostre forze a prenderne una nuova», conclude la Presidente. Un bel messaggio, quello dell’associazione A. D. A., decisa a non arrendersi difronte a questi episodi, continuando a lavorare per il bene della comunità.

Di Anna Tammariello