IN 15 ANNI SCOMPARSI 1500 STADI DI CALCIO
Desertificazione e siccità, la Cia Agricoltori: «A rischio le produzioni di pregio, specie quelle ortofrutticole del Metapontino»
Il consumo del suolo in Basilicata continua a rappresentare un’emergenza: «Lo scorso anno ha raggiunto la media più alta in Italia subito dopo il Molise con 588mq-abitante per complessivi 31.825 ha di cui 22.560 ha in provincia di Potenza e 9.266 ha in quella di Matera». «In 15 anni – ha spiegato la Cia Agricoltori Basilicata che ha rielaborato i dati Ispra – sono andati persi 2.356 ha netti. Come se fossero scomparsi 1500 stadi di calcio. La desertificazione, il degrado del territorio e la siccità sono tra le sfide ambientali più urgenti del nostro tempo, con oltre il 40% di tutta la superficie terrestre nel mondo già considerata degradata. Una terra sana non solo ci fornisce quasi il 95% del nostro cibo, ma molto di più: ci veste e ci protegge, ci offre lavoro e mezzi di sussistenza e ci protegge dal peggioramento di siccità, inondazioni e incendi. Eppure, ogni secondo, un equivalente di quattro campi da calcio di terreni sani subiscono un degrado, per un totale di 100 milioni di ettari ogni anno». Quanto alla siccità, nelle dighe ed invasi della Basilicata, «al 13 giugno scorso mancano circa 185 milioni di mc d’acqua rispetto al 13 giugno 2023 (solo a Montecotugno circa 110 milioni di mc) mettendo a rischio le produzioni di pregio, specie ortofrutticole, del Metapontino». Per la Cia un Tavolo di coordinamento tra tutti gli Enti interessati con la presenza di un rappresentante delle organizzazioni agricole che fanno parte del Tavolo Verde insediato al Dipartimento Agricoltura dovrebbe occuparsi di monitorare l’andamento degli eventi climatici in modo da assumere «le più idonee soluzioni necessarie a governare la situazione e prevedere le evoluzioni: gli agricoltori parlano di “straordinarietà del momento” e dei “possibili risvolti che la situazione che tale stato di cose può generare”».