CASTELSARACENO, NUOVO “INFOPOINT” TURISTICO
«Inserito nella programmazione del Comune anche per rafforzare la promo-commercializzazione del brand»
A Castelsaraceno sono stati avviati i lavori per «l’allestimento del nuovo Ufficio di informazione e accoglienza turistica del Comune. Un progetto innovativo finanziato con risorse regionali rivenienti dal Programma Operativo Val d’Agri per un importo di € 200.000 ed inserito nella programmazione approvata dall’Amministrazione Comunale per il miglioramento dei servizi turistici sul territorio – spiegano dalla Casa comunale- Un investimento pensato per rafforzare la promo -commercializzazione del brand “Visit Castelsaraceno” e sviluppare nuove prospettive di crescita economica, sociale e culturale della comunità residente».
«Tra i borghi più belli d’Italia in Basilicata, premiato “Bandiera Arancione 2023 dal Touring Club Italiano” il paese offre molte attrattive – si evince visitando Visit Castelsaraceno- a cominciare dalle avventure, con il “Ponte Tibetano più lungo del mondo” con i suoi 586 metri di lunghezza è un’opera ingegneristica straordinaria che collega il Parco Nazionale del Pollino a quello dell’Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese. Trekking e arrampicate sulle vette lucane, pedalate in mountain bike o in e-mbt sui migliori itinerari ciclabili, nordic walking e passeggiate nei boschi, canyoning e rafting lungo i fiumi del Pollino, esperienze gastronomiche indimenticabili e attività adrenaliniche, tutte nel cuore verde della Basilicata. Qui i climber possono misurarsi con le arrampicate sulle falesie naturali come quelle di roccia calcarea ai margini del bosco Favino, mentre chi ama fare trekking o hiking trova percorsi in quota, fino a 2000 metri di altitudine, adatti anche alle mountain bike. Non a caso Castelsaraceno è tappa del Sentiero Italia CAI: la SI T04, che con i suoi 15 chilometri porta da Latronico (837 metri) a Castelsaraceno (967 metri), attraverso faggete, sorgenti e pascoli, e la tappa SI T05 , che porta al Rifugio Conserva. Oltre alle attività all’aria aperta, Castelsaraceno riserva ai suoi visitatori esperienze gastronomiche grazie al grande patrimonio di sapori della tradizione, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha recentemente inserito nei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) sette delizie tipiche del territorio. Chi desidera approfondire la storia e la tradizione di Castelsaraceno, apprezzerà una visita al Museo della Pastorizia, tempio dell’identità locale ma anche spazio di incontro e confronto con un’impronta tecnologica. Qui è nata l’idea di trasformare gli antichi sentieri dei pastori in cammini e percorsi di trekking, molto apprezzati da escursionisti e appassionati di slow travel». Inaugurato nel 2017, il Museo della Pastorizia «costituisce un unicum nel panorama museale demoetnoantropologico lucano ed è, inoltre, tra i pochi musei in tutto il meridione di Italia ad aver scommesso su una scelta tematica così peculiare e fortemente rappresentativa. l viaggio/esperienza emozionale che il Museo propone si dirama in quattro temi sviluppati nelle rispettive sale espositive: la sala del Tempo, dello Spazio, dei Saperi e della Memoria della cultura pastorale castellana».