POTENZA, VOCE ALLE URNE
Il leghista Fanelli a piazza Duca della Verdura come De Luca e Guarente, non sfonda. Oceano di gente per Telesca. Sul palco pure Smaldone e Giuzio: entusiasmo a mille
Il bello delle campagne elettorali è che a un certo punto finiscono. È bello prendere atto che, anche al tempo dei social, la tradizione del comizio di chiusura del venerdì non si smentisce mai. Dopo il mese di campagna elettorale per le europee, l’altro mese per il primo turno delle elezioni comunali si conclude anche l’ultimo giro di quindici giorni per il ballottaggio. Comizio di chiusura a Piazza Duca della Verdu- ra per Fanelli, chiusura a viale del Basento per Telesca.
I TRE MOSCHETTIERI PER TELESCA
Sul palco per Telesca anche Giuzio e Smaldone ad indicare anche visiva- mente l’unità di tutte le forze alternative al centrodestra a trazione leghista. I tre, come tutti sanno, hanno raggiunto un’intesa politica senza un apparentamento tecnico. Una scelta che tende a rispettare i dati del primo turno ma consente ai cittadini di Potenza di avere la possibilità di avere una alternativa ai governi degli ultimi dieci anni. Per la prima volta a contrapporsi al centrodestra è una coalizione interamente civica con un candidato civico. Per la prima volta dopo anni si sen- te la possibilità di togliere la città alla Lega. La piazza è variegata, si riconoscono i volti stori- ci del centrosinistra potentino che assaporano la possibilità di una rivincita dopo un decennio di sconfitte, ci sono cittadini non politicizzati che cinque anni fa hanno votato Guarente ma ora vogliono un governo diverso, ci sono persone che non votavano da anni. È evidente a tutti che Telesca ha risvegliato energie sopite della città, le ha incanalate e ora prova a vincere le elezioni.
DUCA DELLA VERDURA PER FANELLI
Francesco Fanelli ha deciso di chiudere a Piazza Duca della Verdura, una decisione anche scaramantica, è stata la piazza in cui hanno chiuso sia De Luca che Guarente quando furono eletti. Francesco Fanelli, come tutti ricorderanno, è stato scelto dal centrodestra all’ultimo secondo, dopo che la coalizione che aveva indicato Guarente per il bis ha deciso di cambiare il candidato perché ritenuto debole. Il vicepresidente della Giunta Regionale punta- va ad una vittoria al primo turno avendo presentato la coalizione Bardi allargata ai centristi di Italia Viva ed Azione che, alle elezioni regionali, aveva superato il 60% in città. Al primo turno, invece, Fanelli si è fermato al 40%, ben dieci punti in meno delle liste che lo hanno sostenuto ed è stato costretto al ballottaggio. Nelle ultime settimane è stato costretto ad inseguire la campagna elettorale di Telesca. Ieri, con un giorno di ritardo sulla comunicazione dell’avversario, ha detto di voler vietare l’ingresso degli autobus extraurbani in città.
ORA IL SILENZIO ELETTORALE
Dalla mezzanotte la campagna elettorale è terminata. A differenza del primo turno ci saranno le canoniche 24 ore di riflessione. Si vota domenica e lunedì. La percezione è che la città abbia deciso di cambiare. De Luca e Guarente vinsero perché portarono più elettori a votare. Il secondo turno notoriamente si vince con la minore astensione dei propri elettori. Incide molto l’entusiasmo che i candidati sono in grado di trasfondere e le motiva- zioni che riescono a dare ad indecisi e titubanti. Il centrodestra per provarci ha deciso di parlare di cambiamento e rinnovare il richiamo ai citta- dini liberi che fu il refrain di cinque e dieci anni fa, quasi che questi dieci an- ni non fossero mai esistiti.Telesca ha provato a dare una lettura dell’imagine della città e ad aggregare le alternative ai governi in carica da dieci anni a Potenza. Ora la palla torna ai cittadini. 24 ore per decidere, lunedì sapremo chi vincerà.
Di Massimo Dellapenna