RIONERO, UN GAZEBO PER GLI ANZIANI ALLE POSTE
Installato in via Monte Grappa, mentre da febbraio è chiuso l’Ufficio centrale per una rapina con esplosione
Torniamo a Rionero in Vulture, e precisamente in Via Taverna Penta, dove «da mesi l’Ufficio postale centrale è chiuso a seguito di un tentativo di rapina. Nonostante ripetute richieste da parte di questa Amministrazione e della cittadinanza, i lavori di ripristino non sono ancora iniziati, causando disagi alla comunità- asseriscono dalla Casa comunale guidata dal Sindaco Mario Di Nitto- In attesa della riapertura dell’Ufficio centrale, come Amministrazione Comunale abbiamo deciso di allestire un gazebo per l’Ufficio Postale in via Monte Grappa, per agevolare soprattutto gli anziani nella riscossione delle pensioni».
L’Amministrazione ha dunque provveduto ad «un piccolo intervento, sostenuto completamente dal Comune, che vuole essere un segnale di vicinanza concreto e immediato, con l’obiettivo di offrire quantomeno un riparo dal sole estivo ai tanti cittadini costretti a sostare all’esterno della struttura.
Ovviamente, la priorità rimane il ripristino completo dell’ufficio centrale di Via Taverna e ci aspettiamo presto azioni concrete da parte di Poste Italiane».
L’evento criminoso si verificò intorno all’1.30 della notte del 21 febbraio. Una pattuglia dei Carabinieri impegnata in un’attività di controllo del territorio, avvertì il boato e si recò immediatamente sul luogo dell’esplosione. Se purtroppo i ladri erano già in fuga, restò invece, anche a distanza di mesi ormai, il disagio arrecato ai cittadini per l’espletamento dei servizi presso le Poste, pensando, in particolar modo, ad anziani con difficoltà negli spostamenti, lavoratori che non riescono a conciliare gli orari, e quanti sono costretti a spostarsi altrove.
Da allora, nessun segno di lavori di ripristino, nessuna risposta alle richieste dei cittadini e delle autorità locali.
Nessun esito ha avuto la lettera del Sindaco Di Nitto, indirizzata al Prefetto e alla Direzione di Poste Italiane. Nel mese di marzo, la nota che partiva dalla scrivania del Sindaco e indirizzata a Poste, riportava già le difficoltà dei cittadini, privati temporaneamente del servizio, sottolineando che «veniamo costantemente interessati da segnalazioni di cittadini che lamentano l’urgenza della riapertura al pubblico per gli enormi disagi che stanno vivendo» e «sollecitando il massimo impegno nell’accelerare le procedure finalizzate alla realizzazione dei necessari lavori». Il Comune si fece anche «portatore del comprensibile disagio di tanti cittadini e di attività economiche, oggetto anche di una condivisibile iniziativa di raccolta firme».