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NOSTALGIA OCCUPAZIONI, BARDI CAUTO

In Regione il centrosinistra protesta contro il rinvio del Consiglio. Il Generale per la Giunta attende i chiarimenti politici. A Potenza l’opposizione punta all’anatra zoppa: doppiata alle elezioni s’attacca al Tar

Nella loro conferenza stampa i consiglieri regionali di opposizione hanno minacciato di arrivare addirittura all’occupazione dell’aula contro quella che loro definiscono l’inerzia di Bardi e di Cupparo nella convocazione del Consiglio Regionale. Siamo attanagliati dal dubbio. Non sappiamo se questa improvvisa volontà di occupare sia legata agli esami di maturità in svolgimento che hanno fatto tornare ai nostri eroi i ricordi della loro adolescenza o se sia collegata all’elezione di Ilaria Salis al Parlamento Europeo che, con la sua dichiarazione del diritto ad occupare gli immobili, ha fatto tornare alla memoria il tempo delle magnifiche sorti e progressive della lotta contro la proprietà privata da parte della sinistra più estrema. Mentre restiamo paralizzati nel non essere in grado di sciogliere questo amletico dubbio abbiamo alcune certezze. Una delle certezze che abbiamo è che i minacciosi occupanti le elezioni regionali le hanno perse. Con questa amara verità dovrebbero fare i conti esattamente come dovrebbe fare i conti il centrodestra con la sconfitta delle comunali a Potenza.

QUI CUNCTANDO RESTITUIT REM

Bardi è un Generale. A differenza degli eccitati animi di chi ha una inspiegabile fretta di sedersi nei banchi dell’opposizione sa bene che l’azione veloce non sempre è la soluzione migliore per vincere il conflitto. Consigliamo ai consiglieri di opposizione, nella loro adolescenziale voglia di “okkupazione”, di ingannare il tempo riprendendo se non gli scritti di Cicerone e di Ennio, almeno un manuale di storia delle scuole medie. Si imbatteranno nella seconda guerra punica e nella figura di Quinto Fabio Massimo, generale romano cui fu chiesto di affrontare Annibale dopo che aveva sconfitto l’esercito romano sul lago Trasimeno. La strategia del condottiero fu quella di evitare ogni scontro con Annibale e di logorarlo facendogli perdere tempo. “Bellum Punicum secundum enervavit” (snervò la seconda guerra punica), scrive Cicerone. Polibio ci ricorda che i suoi concittadini criticarono molto questa scelta, salvo poi accorgersi che era vincente. La Prudenza è una virtù, anzi la principale delle virtù in tutta la storia della cultura occidentale ma anche in molte filosofie orientali. Mentre l’opposizione si dedica ai piaceri adolescenziali delle possibili “okkupazioni”, il Governatore sa che esiste un momento per agire ed uno per attendere. Le elezioni comunali di Potenza hanno visto la prima sconfitta del centrodestra da molti anni a questa parte e, soprattutto, hanno segnato un logoramento dei rapporti nella coalizione con la Lega che si sente abbandonata dagli alleati e gli alleati che rinfacciano alla Lega l’indicazione del sindaco sbagliato. Non è il miglior momento per riunire le segreterie dei partiti. Serve un po’ di tempo per far rasserenare gli animi.

UN PUZZLE COMPLICATO

Da risolvere c’è il ruolo di Pittella, l’assegnazione della quota rosa con una parte di FDI che propende per sostituire Cicala con la Fazzari nella giunta e con il primo che necessita di alleati per difendersi dalle insidie della potentissima collega. Da affrontare ci sono le problematiche della Lega con Guarente che va collocato in qualche modo e con Fanelli che attende l’assessorato a Pepe per entrare in Consiglio Regionale. Al prossimo Consiglio Regionale ci sarà da eleggere il Presidente del Consiglio e l’Ufficio di Presidenza ma quest’elezione è il primo risultato visibile di un accordo politico complessivo. L’opposizione che gioca alle potenziali “okkupazioni” finge di ignorare le regole, i tempi e le liturgie della politica. Non ci diletteremo nell’elencare tutte le volte in cui la Giunta è stata fatta non immediatamente, ci limitiamo a dire che chi gioca a fare il leguleo con gli articoli dello Statuto dimentica di essere un politico e tradisce la sua funzione politica. I n questo contesto bene fa il Generale a prendere tempo. Del resto la vecchia giunta è ancora in carica, così come lo sono i direttori generali, la continuità politica tra la vecchia e la nuova amministrazione è garantita dal Presidente Bardi. Chi mette fretta inganna.

SOMATIZZARE LA SCONFITTA A POTENZA

Abbiamo detto che la sconfitta a Potenza può essere salutare per il centrodestra. Ovviamente affinchè ciò accada è necessario che il centrodestra ne prenda atto senza alibi. Ad oggi tutto ciò non sta accadendo. Nelle fila della minoranza consiliare e nei relativi partiti serpeggia l’idea di fare un ricorso al TAR per poter ottenere almeno l’anatra zoppa. Non abbiamo ben chiaro se si tratta di un riconteggio vero e proprio o se si voglia impugnare il meccanismo di attribuzione dei seggi. Siccome il meccanismo di attribuzione dei seggi è piuttosto conclamato e consolidato da granitica giurisprudenza del Consiglio di Stato siamo portati a credere che si immagini di farsi attribuire i 500 voti che separano i partiti dalla fatidica soglia del 50% + 1 che impedirebbe l’attribuzione del premio di maggioranza a Telesca. Obiettivo piuttosto bizzarro da parte di chi dice di volere il bene della città che punterebbe, al contrario, ad una sorta di ingovernabilità ma che potrebbe anche nascondere un regolamento di conti tutto interno ai partiti della maggioranza. Magari qualcuno spera che, sollevando la questione del riconteggio, possa anche essere rivisto il dato delle preferenze facendo diventare eletto qualche primo dei non eletti. Legittimo diritto di ciascun candidato ma che non può essere nascosto dietro un favolistico riconteggio complessivo. Quando si perde con un distacco di circa 10.000 voti e si viene doppiati dal vincitore si dovrebbe avere la dignità di prenderne atto politicamente senza giocare a fare i certosini nei Tribunali Amministrativi.

Di Massimo Dellapenna

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