RIAPERTI I TERMINI PER L’ASSEGNO DI CURA
La decisione del comune di Palazzo san Gervasio per evitare i ricoveri precoci
Dal Comune di Palazzo San Gervasio rendono noto ai cittadini che sono riaperti i termini per “l’assegno di cura”, «un intervento sperimentale mirato ad assicurare un’adeguata assistenza al domicilio della persona non autosufficiente, evitando il ricorso precoce o incongruo al ricovero in strutture residenziali e favorendo il mantenimento della persona non autosufficiente nel proprio ambiente di vita e di relazioni sociali» spiegano gli amministratori guidati dal Sindaco luca Festino. l’assegno di cura viene concesso per interventi «rivolti alla famiglia che presta direttamente assistenza al proprio familiare non autosufficiente (Assegno di tipo A); rivolti alla famiglia che si avvale, a titolo oneroso, di familiari o di assistenti familiari, nell’ottica della conciliazione tra lavoro, impegno e attività di cura e realizzazione della vita personale (Assegno di tipo B); a sostegno del progetto di vita indipendente della persona non autosufficiente, perché provveda direttamente ad acquisire, a titolo oneroso, un aiuto da familiari o da altri (Assegno di tipo C)». Possono farne richiesta «le persone non autosufficienti e le famiglie che assicurano ai propri familiari non autosufficienti la necessaria assistenza al domicilio, che siano residenti in Basilicata da almeno 6 mesi dalla data di pubblicazione dell’Avviso, e in possesso dei requisiti di condizione di non autosufficienza valutata dall’Unità di valutazione Multidisciplinare del Servizio di Riaperti i termini per l’assegno di cura e comprovata dalle competenti commissioni mediche per l’accertamento dello stato di invalidità; condizione economica del nucleo familiare della persona non autosufficiente rilevata dalla certificazione I.S.E.E 2024, non superiore ai € 10.635,30. Per essere destinataria dell’assegno di cura di tipo A, la famiglia deve essere in rapporto di effettiva convivenza con la persona non autosufficiente, ovvero garantire presenza a casa della stessa in relazione alle sue necessità». Per quanto concerne l’entità dell’assegno, «l’importo mensile, che integra l’indennità di accompagnamento, di tipo B e di quello di tipo C è di € 300,00. Tale importo è ridotto del 20% nel caso dell’assegno di tipo A. Il contributo è concesso su base mensile e non viene riconosciuto per frazioni di diritto inferiori a 15 giorni nel mese. Il diritto dei beneficiari al contributo economico decorre dal mese di presentazione della domanda. Il contributo economico sarà erogato mensilmente, compatibilmente con le risorse disponibili, dal Comune Capofila dell’Ambito Socio-Territoriale».