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LA DESTRA POTENTINA NON FA MEA CULPA

Il Sindaco non risponde alle polemiche: «La mia sarà l’amministrazione del fare e non del dire, iniziamo da Aql». Anziché analizzare la sconfitta, tra supporters di varia natura, continuano a puntare l’avversario che li snobba

Il centrodestra a Potenza città ancora non ha preso piena consapevolezza del fatto di essere opposizione e, soprattutto, di essere minoranza in città. Soprattutto, non sembra aver compreso fino in fondo le ragioni della sconfitta e del distacco che si è realizzato tra l’amministrazione e i cittadini del capoluogo. Ad oggi, mentre ancora è sindaco Guarente, sembra che l’unica attività che interessi l’opposizione sia la misurazione dell’angolazione della tettoia di Telesca e l’eventuale nullità dell’atto di cessione dell’immobile tra il Comune di Potenza e il vincitore delle elezioni. Argomenti questi che sono stati già abbondantemente sviscerati in campagna elettorale determinando la pesante sconfitta del centrodestra. Se nessuno lo ricorda glielo ricordiamo noi che il candidato Fanelli è stato doppiato da Telesca malgrado la maggiore forza dei partiti che sostenevano lui rispetto a quelli che sostenevano il vincitore. Il risultato non da spazio ad alibi ed è maturato anche grazie a queste polemiche senza alcun senso. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Avevamo detto che la sconfitta poteva essere anche salutare per la destra potentina. Così non è fino a quando non si prende atto delle cause della stessa e dei possibili rimedi. Il centrodestra potentino non sembra avere ancora fatto i conti con questi elementi. Ad oggi noi non registriamo nessuna autocritica, nessuna analisi da parte della coalizione che ha perso dopo dieci anni la guida della città.

TELESCA UOMO DEL FARE NON REAGISCE

Telesca, al contrario, preferisce non rispondere alle provocazione e affida la sua analisi al suo profilo facebook: «Le preferenze accordate a me al ballottaggio sono state circa il doppio di quelle del mio competitor. Dunque, chi attende risposte alle provocazioni rimarrà deluso. Rappresento il “miglioramento”, un miglioramento che passa attraverso i fatti e non le chiacchiere. Non appena sarò proclamato Sindaco, parleranno i fatti, non le illazioni o i proclami vuoti. Sono un uomo del fare e non del dire. Conosco la macchina amministrativa e per me parleranno sempre e solo gli atti, con un unico faro: il bene comune, e un unico datore di lavoro: i cittadini». «Potenza non ama gli urlatori, i venditori di fumo e gli azzeccagarbugli. Mi fa sorridere che, dopo un risultato così netto al ballottaggio, ci sia ancora chi tenta di scalfire la volontà popolare con mezzucci subdoli. Provocazioni a cui, lo dico una volta per tutte, non cadrò. Il popolo ha scelto me perché so- no così. Qualcuno se ne faccia una ragione». Una risposta che da il quadro esatto della leva- tura del personaggio e che, confrontata con lo stridulare caotico del centrodestra alla ricerca del difetto formale, spiega molto più di qualsiasi saggio di politologia il moti- vo del risultato elettorale in città.

AFFRONTARE LA CRISI IDRICA

In questi giorni anche la città di Potenza sta vivendo la crisi idrica. In controtendenza con le vulgate della sinistra dell’estremismo ambientalista e con un approccio pragmatico Vincenzo Telesca entra nel merito del- la vicenda e, sempre su facebook scrive che, malgrado il sindaco della città sia ancora Guarente ha «già avviato uno studio per comprendere non la causa del sintomo, ma l’origine del problema». Dallo studio effettuato da Telesca è emerso che la città di Potenza ha acquistato nel 2022 «le nuove elettropompe per distribuire l’acqua nelle case dei Lucani». Il Sindaco di Potenza an- cora non insediato si chiede: «Qual è la situazione ad oggi? Sono state installate? E se sono state installate, sono state collaudate? E all’eventuale collaudo è seguita un’adeguata manutenzione?» Domande non retoriche e non banali che danno la chiara rappresentazione di chi non vuole nasconder- si né dietro il dito del fato né dietro quello delle coincidenze ma vuole affrontare le questioni nel merito. Per portare l’acqua nelle case anche nei momenti di crisi idrica il Comune di Potenza nel 2022 ha acquistato delle elettropompe, Telesca vuole sapere se sono state collaudate e se sono in funzione. Vorremmo saperlo anche noi. Lo riteniamo decisamente più importante della corretta misurazione dell’angolo del manufatto costruito sul soffitto di un immobile nel centro cittadino. Se Mario Guarente avesse dedicato a questo problema la stessa maniacale attenzione che sta dedicando agli aspetti giuridici della cessione di un immobile, la sua coalizione forse non avrebbe perso così in malo modo.

IL RICORSO PER RIBALTARE IL DATO DELLE URNE

Nel frattempo, mentre ancora non si sono dati pace per la sconfitta ricevuta, i partiti del centrodestra si stanno dedicando ad uno studio matto e disperatissimo per cercare di ribaltare con un ricorso al TAR il risultato delle urne. La speranza è quella di far recuperare in un riconteggio alquanto bizzarro i 500 voti che hanno impedito al centrodestra di avere la maggioranza in Consiglio Comunale al primo turno. Una batta- glia giuridica costruita non per risolvere ed affrontare i problemi ma per provare a realizzare l’anatra zoppa che paralizzerebbe la città. Esiste un abisso di stile e di approccio ai problemi tra Telesca e il centrodestra, un abisso che è più o meno pari alla differenza di voti che ci sono tra lui e il suo avversario.

Di Massimo Dellapenna

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