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LA CRIMINOLOGA SARDA ELISABETTA SIONIS E SUA FIGLIA MINORENNE VITTIME DI STALKING E DIFFAMAZIONE AGGRAVATA

Roberta Bruzzone, opinionista a Rai Uno e nella trasmissione Ore 14 condotta da Milo Infante (anche egli imputato per diffamazione aggravata ai danni dei magistrati di Marsala) sebbene stia portando in giro per i teatri d’Italia un suo monologo contro la violenza sulle donne e contro gli stereotipi di genere è imputata a Roma in concorso con la sua avvocata Gasperini Serena (nota per essere stata la avvocata di Andrea Landolfi condannato per l’omicidio di Maria Sestina Arcuri) e con il marito Marino Massimo e con Bardini Antonio, per diffamazione aggravata e continuata ai danni della criminologa Elisabetta Sionis. Il capo di imputazione riporta diversi contenuti sessisti e gravemente lesivi della reputazione, onorabilità e decoro della persona offesa

È GIUSTO INFORMARE 

LA CRIMINOLOGA SARDA ELISABETTA SIONIS E SUA FIGLIA MINORENNE VITTIME DI STALKING E DIFFAMAZIONE AGGRAVATA

Sono una ventina i procedimenti penali per atti persecutori, diffamazione ed altri reati iscritti a Cagliari, Roma, Milano, Brescia, Cremona, Brindisi, Sassari e Palermo
(la Criminologa Elisabetta Sionis, già magistrato onorario al Tribunale per i minorenni di Cagliari) 

L’articolo è di interesse per la collettività, tuttavia, chiunque intendesse effettuare smentite, correzioni o semplicemente esercitare il proprio diritto di replica e cronaca, può contattare la nostra redazione.


ALLA SBARRA IL “BRUZZONE & CO”

Sono una ventina i procedimenti penali per atti persecutori, diffamazione ed altri reati iscritti a Cagliari, Roma, Milano, Brescia, Cremona, Brindisi, Sassari e Palermo

Il quotidiano L’Unione Sarda oggi ha riportato la cronaca del processo celebrato venerdì scorso, a Cagliari per stalking ai danni della Criminologa sarda Elisabetta Sionis e di sua figlia minorenne


Stando agli atti, il cinquantenne Lucio Carmelo Lipari di Albissola, gravato da condanne definitive per atti persecutori e violazione degli obblighi di assistenza familiare, danneggiamento e guida in stato di ebbrezza, avrebbe perseguitato la dottoressa Sionis e la minore figlia, in concorso con vari profili fake in fase di identificazione da parte della Polizia Postale


L’uditorio processuale costituito prevalentemente da avvocati e qualche giornalista ha assistito attonito alla grave ricostruzione dei fatti

Il Lipari è imputato “perché, in concorso con altri soggetti allo stato ignoti in quanto titolari di profili Facebook fake (“Santanico” con tutti i suoi alias “Gianluca Lamine”, “Elena Baldi”. “Antina Conti”, “Claudia Ancona alias Elle Iovine” ed altri), con condotte reiterate minacciava e molestava la dottoressa SIONIS Elisabetta, (consulente di parte per conto dei genitori di Manuel Piredda nel procedimento a carico di Valentina Pitzalis, che aveva dato origine ad un’aspra polemica mediatica relativa alla morte di Manuel Piredda ed alle gravissime lesioni subite da sua moglie Valentina Pitzalis) in modo da cagionarle un perdurante e grave stato di ansia o di paura e da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria e dei suoi familiari e costringendola altresì ad a l terare le proprie abitudini di vita
Durante il dibattimento essendo emerso che siano in corso vari altri processi a carico del gruppo denominato “Bruzzone & co” al quale appartiene da anni il Lipari, il giudice ha disposto la riunione dei numerosi processi e stabilito che i testimoni indicati a sua difesa dell’imputato debbano essere sentiti ai sensi dell’articolo 210 del codice di procedura penale, ossia dovranno essere assistiti da un difensore dato che sono indagati e/o imputati in procedimenti penali connessi a quello a carico del Lipari.

La difesa dell’imputato, difatti, ha indicato come testimoni a suo favore, Roberta Bruzzone, l’avvocata Serena Gasperini, Collu Monica, Langella Giovanni e Demma Monica.

Bruzzone Roberta e Serena Gasperini sono imputate a Roma insieme al dirigente di polizia di Stato Massimo Marino (coniuge di Bruzzone) e allo psicologo Antonio Bardini, in un procedimento in cui è persona offesa la dottoressa Sionis.

ALLA SBARRA IL “BRUZZONE & CO”

(logo del “gruppo” di indagati e imputati che si fa chiamare “Bruzzone & CO”)
Il giornalista Francesco Pinna de “L’Unione Sarda” ha riportato:
“ Ha denunciato di essere perseguitata ormai da anni da un gran numero di haters, alcuni dei quali identificati dalla polizia postale, che in diversi social e nel web l’avrebbero insultata e denigrata in ogni modo, arrivando poi a prendersela anche con sua figlia, ancora minorenne, e il marito. Non solo. In rete, alla mercé di tutti, sarebbero anche comparsi dati per localizzare la sua abitazione e altro materiale confezionato per distruggere l’immagine pubblica e la vita privata della criminologa Elisabetta Sionis, 58 anni, ora diventata parte offesa in numerosi procedimenti penali che stanno germogliando in svariati tribunali in giro per l’Italia. E sotto indagine, accusati di diffamazione e atti persecutori, ci sarebbero anche personaggi noti della televisione, dirigenti di polizia e influencer e numerose persone che si nasconderebbero dietro profili fake e che, piano piano, la Procura gli investigatori starebbero identificando.
Le indagini sulle svariate querele presentate hanno generato poi vari procedimenti nei confronti dei profili Facebook che venivano via-via identificati. Nel corso dell’udienza di venerdì, il giudice Dettori ha chiesto al pubblico ministero di provare a riunire i fascicoli disseminati in mezza Italia, alcuni già ad udienza preliminare, così da evitare la moltiplicazione processi o dei conflitti di giudicato. Elisabetta Sionis e la sua famiglia, costituiti parte civile con gli avvocati Stefano Marcialis e Aldo Luchi, hanno denunciato di essere ancora vittime di una persecuzione social su vari gruppi, quasi sempre ad opera di profili fake. Diffamazioni, denigrazioni e diffusioni in rete di notizie false (anche a sfondo sessuale) che avrebbero tolto serenità della donna e dei suoi cari. Dopo anni di indagini, però, ora stanno iniziando i processi.”
(logo del “gruppo” di indagati e imputati che si fa chiamare “Bruzzone & CO”)

Sarebbero una ventina i processi pendenti in numerose Procure e Tribunali italiani, oltre che a Cagliari, a Roma, Milano, Brescia, Cremona, Brindisi, Sassari, Torino e Palermo

La Dottoressa Sionis e tutta la sua famiglia sono vittime di atti persecutori da quando, in veste di consulente per la parte civile Roberta Mamusa e Giuseppe Piredda, nel 2017 ha fatto riaprire le indagini sul decesso del loro figlio Manuel tragicamente deceduto nel rogo di Bacu Abis il 17 aprile 2011

L’indagine archiviata nel 2020, è stata iscritta contro Valentina Pitzalis per omicidio volontario ed incendio doloso

Dal 2017 quindi, la criminologa sarda, già magistrato minorile con incarichi di rilievo nel Ministero della Giustizia e nel Tribunale di Sorveglianza, è divenuta oggetto di una feroce campagna persecutoria tesa a ridurla al silenzio giudiziario e mediatico, considerato che, inoltre, la criminologa nei suoi elaborati tecnici aveva indicato delle tracce ematiche e biologiche sulla parete sotto la quale giaceva il cadavere del povero Manuel Piredda e aveva suggerito indagini sul presunto terzo uomo che potrebbe corrispondere ad uno degli ignoti attualmente indagati per l’omicidio e l’incedio in cui perse la vita il giovane e rimase sfigurata la Pitzalis

Secondo indiscrezioni, i profili fake Santanico e Elle Iovine indagati per atti persecutori anche ai danni della figlia minorenne della Sionis, attraverso alcune loro interlocuzioni su Facebook, hanno dato prova di essere in possesso di atti di querela e da altri documenti coperti dal segreto investigativo.
Durante il dibattimento a carico del Lipari, è emerso che anche altri appartenenti al “Bruzzone & CO” sono indagati o imputati, tra questi vi è Collu Monica, elemento storico del gruppo sotto processo a Cagliari per diffamazione aggravata e con altro processo pendente per gli stessi reati ai danni della criminologa sarda 
Langella Giovanni (per sua stessa ammissione effettuata durante una recente diretta You Tube di cui ci siamo già occupati) collaboratore di Bruzzone Roberta e Gasperini Serena, è indagato o imputato a Cagliari e a Cremona 

Pure Demma Monica, per sua stessa ammissione è afferente a quella che, durante l’intervista You Tube dedicata al ricercato sex offender e stalker “Santanico”, ha definito “la nostra banda”.
Demma Monica, sedicente praticante avvocato e collaboratrice di Bruzzone Roberta, della avvocata Gasperini Serena e del Langella Giovanni, è la utilizzatrice del fake “ Elle Iovine”, già “Claudia Ancona”, ossia il profilo che si definisce “partner in crime di “Santanico”, iscritto come quest’ultimo, in diversi atti di indagine.
Stando a quanto si deduce dalla decisione del Giudice che intende sentirla come testimone del Lipari, ma con l’obbligo di essere assistita da un avvocato , sarebbe indagata per reati contro la Sionis.
La dottoressa Sionis è persona offesa in un ennesimo processo che è al dibattimento a Cagliari a carico del pregiudicato Marconicini Piero, anche egli soggetto afferente al medesimo “gruppo” denunciato anche per aver descritto in più occasioni presso i profili facebook di Roberta Bruzzone e di Giovanni Langella le pertinenze interne alla proprietà abitativa della Sionis non visibili dall’esterno a causa del muro di cinta che la circonda , mentre il pregiudicato Carta Manuel sarebbe imputato presso il tribunale di Sassari.
Il soggetto che si cela dietro il fake “Gianluca Lamine” identificato (in U.G.L. di Brescia, residente ad Ospitaletto) dalla Procura di Cagliari è indagato in numerosi procedimenti ai danni della dottoressa Sionis ed in altri in cui è persona offesa, Roberta Mamusa, madre del defunto Manuel Piredda.

U.G.L. detentore del fake “Gianluca Lamine” e della pagina Facebook “la sala delle opinioni” che amministra con una donna di Brindisi, a sua volta indagata dalla Procura di Cagliari per favoreggiamento personale ed altro, appartenente al gruppo dei Bruzzoniani, è imputato a Cagliari per diffamazione aggravata in concorso con un soggetto di Rozzano (P.I:) ai danni dell’Avvocato Stefano Marcialis
I due imputati, nel corso dell’incidente probatorio a carico di Valentina Pitzalis, allora indagata per omicidio volontario e incendio doloso del cadavere dell’ex marito Manuel Piredda, avevano definito mafiosi gli avvocati di parte civile Stefano Marcialis e Flavio Locci

Durante il dibattimento a carico del Lipari è anche emerso che il sex offender che si cela dietro la falsa identità di “Santanico” con i suoi numerosi alias e canali You Tube, profili Facebook, Twitter, Instagram, sia indagato in numerosi procedimenti, accusato di aver perseguitato anche alcuni testimoni scelti dalla Procura nei vari processi in atto a Cagliari e Roma e di aver diffamato e minacciato l’intera Procura di Cagliari tramite diversi post

Una delle utilizzatrici del profilo fake “Santanico” durante l’intervista video rilasciata ai suoi amici Demma Monica e Langella Giovanni il 22 febbraio scorso mentre era ed è ricercata dalle Procure di tutta Italia
Qualcuno riconosce il volto di questa “persona”?

MINACCE CON METODO MAFIOSO AGITE DA IGNOTI

La feroce persecuzione di cui è ostaggio da ben sette anni l’intero nucleo familiare della criminologa Elisabetta Sionis si è tradotta anche in azioni intrusive e macabre minacce col metodo mafioso da parte di ignoti che hanno bruciato il manto di una sua gatta e ucciso alcuni suoi gattini i cui cadaveri sono stati trovati davanti all’ingresso della abitazione familiare.
Chi ha bruciato e ucciso i gattini intende inviare una minaccia molto forte verso la dottoressa Sionis e la sua famiglia e non sarebbe da escludersi che dietro tali crimini vi sia la mano di uno dei soggetti che si celano vigliaccamente dietro la targa “Santanico”.
Il sex offender e stalker Santanico è solito rubare immagini della criminologa e renderle deturpate dal fuoco e, secondo indiscrezioni emerse durante i processi aperti a Cagliari, vi sarebbe una recente interlocuzione tra il fake Santanico ed altri soggetti, al vaglio degli inquirenti in quanto dichiarano di voler bruciare viva la Sionis.


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Il processo a carico del Lipari Lucio Carmelo si concluderà il 26 settembre prossimo con l’esame dell’imputato se lo consentirà e con l’audizione dei suoi testimoni Roberta Bruzzone, Gasperini Serena, Langella Giovanni, Demma Monica, Collu Monica che dovranno essere rigorosamente assistiti da un avvocato e con la garanzia di legge di potersi avvalere della facoltà di non rispondere essendo indicati in procedimenti penali tra loro connessi

Roberta Bruzzone, opinionista a Rai Uno e nella trasmissione Ore 14 condotta da Milo Infante (anche egli imputato per diffamazione aggravata ai danni dei magistrati di Marsala) sebbene stia portando in giro per i teatri d’Italia un suo monologo contro la violenza sulle donne e contro gli stereotipi di genere è imputata a Roma in concorso con la sua avvocata Gasperini Serena (nota per essere stata la avvocata di Andrea Landolfi condannato per l’omicidio di Maria Sestina Arcuri) e con il marito Marino Massimo e con Bardini Antonio, per diffamazione aggravata e continuata ai danni della criminologa Elisabetta Sionis. Il capo di imputazione riporta diversi contenuti sessisti e gravemente lesivi della reputazione, onorabilità e decoro della persona offesa.

#sapevatelo2024 

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