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A PIETRAPERTOSA UN SENTIERO PER RUDI PADULA

Scomparso nel 2019, tra i fondatori della sezione CAI-Potenza e consulente della Legge R. sulla sentieristica

«Non mi dispiacciono le imprese solitarie. Ma ho scelto di condividere con gli altri la passione per la montagna e il respiro della natura, facendo delle mie conoscenze e dell’esperienza di una vita l’occasione di un volontariato sociale e di un impegno civile al servizio di tutti». Sono parole di Rudi Padula, cui è stato dedicato un sentiero a Pietrapertosa.

Tra i fondatori della Sezione CAI di Potenza e anima di tutte le sue attività fino alla sua prematura scomparsa nel 2019, Rudi Padula è stato figura rappresentativa del movimento escursionistico nazionale, tra i più solerti promotori e tra i più autorevoli consulenti della Legge Regionale n.51 del 14 aprile 2000 sulla sentieristica e la viabilità minore che, tra le prime in Italia, ha interessato e disciplinato un ambito fino ad allora molto negletto.

«Per più generazioni di amanti del trekking, Padula ha rappresentato un punto di riferimento e un esempio della buona pratica dell’andare in montagna, nel pieno rispetto dell’ambiente e in armonia con il paesaggio, cultore del camminare per conoscere -spiegano dal CAI- Padula era anche un profondo conoscitore dell’area del Parco di cui ha percorso ogni angolo, guidando innumerevoli escursioni. È stato, tra l’altro, tra i promotori e tra i primi collaudatori delle ferrate Salemm e Marcirosa tra Castelmezzano e Pietrapertosa che ha pubblicizzato anche in trasmissioni televisive. L’ultima escursione che ha diretto si sviluppava in un anello che parte dal Ponte della Vecchia e vi ritorna, dopo aver attraversato i centri di Pietrapertosa e Castelmezzano. Proprio alla memoria di Padula è dedicato il sentiero che segue la prima parte di quel percorso, segnato e accatastato con il concorso del Comune di Pietrapertosa e inserito tra i sentieri del Parco con la numerazione Percorso 721».

Il sentiero, proseguono dal CAI, «si snoda interamente sul vecchio tratturo di collegamento tra i borghi di Pietrapertosa e Campomaggiore e inizia dal “Ponte della Vecchia”, antico e medievale sul Fiume Basento ad una sola arcata che assume la caratteristica struttura a “schiena d’asino”.

Si procede in direzione sud/est costeggiando il fiume lungo la sponda che corre nel territorio di Pietrapertosa fino a raggiungere il punto di immissione del Torrente Caperrino. Dopo aver guadato il torrente si sale sul sentiero che attraversa una rigogliosa querceta fino ad incrociare, in località Pastena, il percorso “rocchiano” che da Pietrapertosa conduceva i pellegrini a Tolve. Si percorre, sempre in direzione sud, l’ampia sterrata che taglia in diversi punti la strada asfaltata e si innesta su tratti del tratturo con ancora visibile l’antico lastricato in pietra. Superata la stazione di arrivo del “Volo dell’Angelo”, si raggiunge il paese in prossimità della “Rabata”, antico nome saraceno del rione di prima formazione del centro abitato. Si attraversa infine il borgo per raggiungere il punto di arrivo del sentiero in Piazza Valenzano».

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