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A UN PASSO DALLA GIUNTA TECNICA

Per la serie “fratelli coltelli” Merra fa ricorso per il riconteggio contro Galella che se la prende. Fumata nera al vertice romano di ieri. Si continuerà a trattare oggi. Per Bardi o tutti dentro o tutti fuori

Mentre chiudiamo il giornale la nuova Giunta Regionale ancora non è definita. Il vertice romano si è concluso con una fumata nera. I partiti an- cora non si sono messi d’accordo sulle postazioni. Il Generale Bardi ha notificato ai partiti due opzioni: o tutti dentro o tutti fuori. In soldoni ha detto che o si trova la quadra con tutti i partiti (FdI, Lega, Forza Italia, Italia Viva e Azione) dentro o indicherà una Giunta Tecnica. Un’ipotesi, quest’ultima, assolutamente da non scartare vi- sto lo stato di stallo in cui si trovano gli accordi tra i Partiti sui nomi e sulle “quote”. Il termine ultimo è il 5 Luglio, data di convocazione del prossimo consiglio regionale nel quale si dovrà eleggere l’ufficio di Presidenza del Consiglio che, però, sarà soltanto uno degli elementi del complicato rompicapo che determinerà gli equi- libri della legislatura. Non è da escludere anche un ulteriore rinvio se la quadra non si trovasse. I Partiti hanno, ovvia- mente, tutto l’interesse ad ottenere una Giunta politica ma per chiuderla è necessario definire il peso di Fratelli d’Italia, l’attribuzione della quota rosa ed, infine, il ruolo che dovrebbero ricoprire Azione e Italia Viva. I due partiti esterni alla coalizione, ricordiamolo, sono stati indispensabili per la vittoria di Bardi e ora, giustamente, richiedono il ruolo che gli spetta.

SCALDANO I MOTORI I SUPPLENTI

Nel gioco degli assessorati e nella divisione tra Potenza e Matera non ricadono soltanto i destini dei prescelti ma anche le sorti dei primi dei non eletti. La Legge Regionale, infatti, prevede che gli assessori si “sospendano” dal Consiglio Regionale e che, quindi, vengano sostituiti dai primi dei non eletti. Nella scelta politi- ca, pertanto, ci sono an- che i destini dei singoli. I primi dei non eletti hanno tutto l’interesse a indi- care il maggior numero di assessori politici. In caso di giunta tecnica nessuno di loro siederà in Via Verrastro. Bardi lo sa bene e tiene tutti con il fiato sospeso con questo ultimatum.

FRATELLI COLTELLI

Proprio sul ruolo impor- tantissimo di “primo dei non eletti” in provincia di Potenza va in onda l’ultima puntata della saga “fratelli coltelli” che sta caratterizzando il Partito di Giorgia Meloni. FDI sicuramente avrà almeno due posti in giunta, vero- similmente uno a Potenza e uno a Matera. Se per l’assessore Materano sembra sicura la scelta di Latronico, su Potenza malgrado le altissime probabilità dell’indicazione di Cicala, resta in campo anche la soluzione Fazzari che consegnerebbe a FDI la quota rosa. Sia che venga indicato Cicala, sia che venga indicata Fazzari il posto di primo dei non eletti è utile per entrare in Consiglio Regionale nella funzione di supplente. Se in provincia di Matera non ci sono dubbi sul fatto che il primo dei non eletti è Leone, diversa la situazione nella provincia potentina. Ad oggi il potenziale supplente è Alessandro Galella. L’assessore all’agricoltura non è riuscito a farsi eleggere direttamente nell’aula ma è riuscito a superare l’ex assessore Donatella Merra. Il distacco, dopo il primo controllo fatto dalla Corte d’Appello di Potenza risulta essere di cinque preferenze. Una distanza che non fa dormire sonni tranquilli all’assessore che già ha visto frustrate le sue ambizioni ad una candidatura a sindaco della città. Donatella Merra ha depositato il ricorso per effettuare il riconteggio. Tra gli atti a sostegno del ricorso ci sono alcune dichiarazioni di alcuni rappresentanti di lista di FDI che hanno riportato fedelmente gli errori effettuati in alcune sezioni, tra di loro ci sono anche alcuni dirigenti e presidenti di circolo di FDI. Proprio contro di loro, giurano i bene informati, si sarebbe scagliata l’ira di Galella che avrebbe chiamato qualcuno di loro dicendo “questo a me non lo dovevi fare”. Non sappiamo se la notizia sia vera e siamo portati a credere che l’assessore non abbia fatto queste telefonate. Certamente il fatto che la notizia giri, unita al ricorso presentato da Donatella Merra, da l’idea chiara di una situazione di frizione all’interno del Partito. Non male per un partito che in tutte le altre regioni è granitico e compatto e che, invece, qui presenta sempre più evidenti lacerazioni.

Di Massimo Dellapenna

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