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SOVRAFFOLLAMENTO CARCERI, IN BASILICATA LA SITUAZIONE È ANCORA MOLTO DIFFICILE

A Potenza posti liberi, a Melfi condizioni critiche, a Matera saturi

Per ora, anche nel 2024, relativamente al sovraffollamento della popolazione carceraria, nessuna novità in Basilicata: la soglia, di mese in mese, continua a permanere oltre quota 100 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare dei 3 Istituti penitenziari lucani ubicati a Potenza, a Melfi ed a Matera. Per ogni casa circondariale, ai fini del calcolo della capienza regolamentare, i posti sono teoricamente calcolati sulla base del criterio di 9 metri quadri per singolo detenuto più 5 metri quadri per gli altri. Al 30 giugno scorso, come da monitoraggio ministeriale, in Basilicata a fronte di una complessiva capienza regolamentare di 368 posti, 488 i detenuti presenti (di cui 57 stranieri e 2 in semi-libertà): 120 in più. Non tutte e 3 le case circondariali lucane, però, versano nelle stesse condizioni: la situazione più critica era e rimane quella a Melfi. A Potenza, a fronte di una capienza regolamentare di 110 posti, al 31 maggio, 97 i detenuti presenti di cui 16 stranieri. A Matera, invece, a fronte di una capienza regolamentare di 132 posti, 195 i detenuti presenti di cui 31 stranieri: 63 in più. A Melfi, infine, a fronte di una capienza regolamentare di 126 posti, 196 i detenuti presenti di cui 10 stranieri: 70 in più. La problematica collegata al sovraffollamento della popolazione carceraria incide direttamente sulla possibilità di garantire adeguate condizioni di vita ai detenuti e impatta sul lavoro di chi si occupa del funzionamento delle strutture detentive. In Italia, la criticità ha raggiunto numeri di molto superiori all’emergenza. Le carceri italiane dovrebbero ospitare 51mila e 234 detenuti, ma quelli presenti al 31 giugno scorso erano 61 mila e 480 (di cui 2 mila e 682 donne e 19 mila e 213 stranieri): 10 mila e 246 detenuti in più. Ad ogni modo, in riferimento alla posizione giuridica dei 488 detenuti presenti nelle carceri lucane, sono 125 (di cui 19 stranieri), circa un quarto del totale, quelli in attesa del primo giudizio. Sono 69 (di cui 7 stranieri) i con- dannati non definitivi, e sono così suddivisi: 38 appellanti (3 stranieri), 26 ricorrenti (4 stranieri) e 5 misti. In quest’ultima categoria confluiscono i de- tenuti imputati con a carico più fatti, ciascuno dei quali con il relativo stato giuridico, purché senza nessuna condanna definitiva. I detenuti in Basilicata che, invece, sono stati condannati in via definitiva, sono 294 (di cui 31 stranieri). Relativamente alla popola- zione carceraria di origine straniera, a livello lucano, gli albanesi (13) i più numerosi, seguiti dai nigeriani (12). Poi, come nazionalità di provenienza dei detenuti stranieri ristretti in Basilicata, c’è Tunisia (6), Romania (5), Georgia (4), Marocco (4), Bulgaria (2), Turchia (2), Gambia (2), Bosnia Erzegovina (1), Grecia (1), Pakistan (1) Cina (1), Egitto (1), Somalia (1), Sudan (1).

Di A.Carponi

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