RIVELLO,ALERT SU SALUTE DEL”PINO MONUMENTALE”
Ha circa 200anni: «Avvisato l’Ufficio preposto Regionale affinché si adoperi per analisi diagnostica e rimedio»
Un allarme preoccupato è stato lanciato dal Comune di Rivello, dove il Sindaco Franco Alteri evidenzia che «abbiamo tutti notato, e grazie ai molti di voi che lo hanno segnalato, un evidente deperimento che da alcune settimane interessa la chioma del nostro “Pino domestico monumentale”. Vi informiamo che abbiamo allertato l’Ufficio competente della Regione Basilicata affinché si adoperi per una celere analisi diagnostica e per mettere in atto i necessari interventi per rimetterlo in sesto».
Dalla scrivania del Sindaco è dunque partita la missiva indirizzata alla Direzione Generale Ambiente, Territorio ed Energia, Ufficio Parchi, Biodiversità e Tutela della Natura, all’attenzione della Dottoressa Antonella Logiurato, con oggetto “Analisi diagnostica Pino domestico monumentale, codifica 001/H348/PZ/17 con Decreto dipartimentale numero 5450 del 19 dicembre 2017”.
Nel documento, inviato sul finire di giugno, il Primo cittadino, «avverte l’urgenza di segnalare una condizione di evidente deperimento, che da alcune settimane interessa la chioma del Pino domestico monumentale, che probabilmente rappresenta l’esemplare più grande dell’intera Regione Basilicata. La perdita di aghi è iniziata dalla parte più bassa della chioma e sta proseguendo verso la porzione apicale. Non si notano segni evidenti di malattia in atto, se non delle perforazioni (già presenti negli anni scorsi) a livello del tronco, probabilmente causate da qualche insetto. Si segnala, tuttavia, che lo scorso anno, lo stesso albero monumentale è stato sottoposto a valutazione di stabilità e del rischio fitostatico da parte dello studio “Verde” di Torino, che ha concluso per «una condizione fisiologica e fitosanitaria ancora buona, compatibile con l’età cronologica (150-200 anni) e fisiologica (pianta matura) dell’esemplare»; segnalando tuttavia «una moderata infezione in chioma da parte del fungo “ascomicete diplodia pinea”, di cui sono state osservate le fruttificazioni sugli aghi e sulle pigne». In ragione di tutto ciò – conclude Altieri- e data l’importanza dell’esemplare in difficoltà, si chiede di effettuare in tempi brevi una analisi diagnostica sull’albero, apprestando all’esito gli interventi che si ritirano necessari».
I monti Sirino e Coccovello fanno da “corona” al panoramico comune di Rivello, nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese. Il borgo è considerato tra i più suggestivi della Basilicata, per la sua straordinaria posizione, nella valle del Noce, delimitato dai boschi delle vette dell’Appennino lucano e dal litorale tirrenico.
Tra le sue bellezze paesaggistiche, storico-architettoniche e naturalistiche, il paese annovera anche il “monumento naturale” che è il Pino domestico, che svetta con i suoi 22 metri di altezza, all’interno del parco del Convento di Sant’Antonio quasi ad essere incorniciato, bellezza nella bellezza.
Emanuela Calabrese