CHE BASILICATA RITARDATARIA
TACCO&SPILLO
Ammesso che ce ne fosse bisogno e che non se ne sapesse ancora qualcosa a riguardo è servita tutta l’autorevolezza della Corte dei Conti per fare ordine tra i buoni e i cattivi delle pubbliche amministrazioni d’Italia che ormai sempre più stanno strangolando di debiti, ritardi e inefficienze le povere imprese che pure si fanno in quattro per assicurarle servizi, forniture, manutenzioni. Ora non che avessimo fatto delle facili speranze, visto peraltro il pede lento con cui Vito Bardi sta trattando la questione del nuovo governo regionale, arrivata a ben due mesi di latitanza politica e che speriamo abbia già da domani degna risoluzione, ma come sempre e per colpa del solito cerchio magico di burocrati e capetti che affollano gli uffici regionali la Basilicata porta a casa l’ennesima figuraccia nazionale che, come mostra uno degli ultimi report della CGIA di Mestre, la vede nel 2023 dopo Molise e Abruzzo impalata e del tutto colpevole nell’indice di tempestività dei pagamenti, proprio quando la maggior parte delle Regioni ne ha meritoriamente ridotto i tempi, grazie anche all’anticipo sulla scadenza. Cantano gli Enigma:“Sono sempre in ritardo, oh no no! Sono sempre in ritardo…”.