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NIENTE MEDICO DI BASE A BALVANO, L’ALLARME DEL SINDACO

«Gli anziani non possono spostarsi in altri paesi, non sanno usare le tecnologie e perdono il rapporto con il dottore»

Con l’andata in pensione del Medico di base di Balvano, sono arrivati i problemi per gli assistiti. Già per- ché la comunità si è ritrovata priva del proprio “medico di famiglia”.Il Sindaco Ezio Di Carlo ha prontamente scritto all’ASP di Potenza, e raggiunto da Cronache spiega la situazione: «Pur avendo l’Asp già conoscenza della situazione, e pertanto avrebbe dovuto provvedere per tempo affinché fosse sostituito il medico, o comunicasse chi per graduatoria aveva diritto, siamo arrivati ad oggi che la mia comunità si trova sprovvista di medico, mentre ci hanno comunicato che gli assistiti possono recarsi presso Vie- tri di Potenza». Di Carlo, Medico oltre che Sindaco, sottolinea l’importanza del servizio e della figura del “medico di famiglia”, perché «la medicina di base ha necessità del contatto medico-paziente, ci vuole il rapporto diretto con l’assistito, ci vuole la capacità di ascoltare. Tra medico e assistito deve crearsi un reciproco rapporto di conoscenza e fiducia. Purtroppo questa professione è molto cambiata negli anni, e queste prerogative “umane” sono completamente scemate, lasciando di contro spazio alla freddezza e al “non contatto”, attraverso richieste telematiche, via Whats App, così che il medico leggendo il messaggio fa la sua diagnosi e prescrizione». Il medico di medicina generale è difatti la figura di riferimento per ogni problema che riguarda la salute del proprio assistito. Da molti anni ormai si parla del rapporto medico- paziente e di come questo influisca su alcune variabili eterogenee tra loro, quali la compliance e la soddisfazione del paziente, ad esempio. Il rap- porto che si stabilisce tra i due ed i processi comunicativi che lo caratterizzano rappresentano per il medico un vero e proprio strumento di lavoro. L’antico aforisma di tradizione ippocratica “Nullus medicus nisi philosophus” invita il medico ad occuparsi dell’uomo nella sua interezza, senza separare il “livello fisiopatologico”, destinatario di conoscenza oggettiva e di prassi terapeutica, dal “livello psicologico esistenziale”, destinatario di comprensione intersoggettiva e di prassi simpatetica. Il Sindaco aggiunge: «Ad oggi non ci risulta essere stato nominato il nuovo medico, mentre invitano i cittadini a fare “la scelta”, ma dove? A Baragiano, a Picerno, in quale comune? E come mi chiedo, considerando che Balvano come molti dei paesi lucani, ha una popolazione per oltre il 50% composta da persone anziane? Qui si innescano due tipi di problematiche, uno inerente le difficoltà di spostamento, per cui dovrebbero chiedere a figli, nipoti, parenti, di essere accompagnati dal medico – e già questo li scoraggerebbe dal farsi visitare, immaginiamo in inverno ad esempio- in secondo luogo, il suggerimento di utilizzare metodologie telematiche, come il Whats App, non trova fondamento giacché gli anziani, come noto, sono poco avvezzi a tali tecnologie. È indispensabile dunque che si prendano i giusti e tempestivi provvedimenti alla risoluzione del problema. Inutile assegnare due, tre paesi ad un solo medico se poi deve ridursi a poche ore a settimana per ogni paese. Uno studio aperto due o tre ore a settimana non può garantire una “copertura” ai cittadini, tantomeno fino all’orario della “Guardia medica”».

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