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LA BASILICATA DEI MISTERI…INVENTATI

La curiosità di Antonella Pellettieri

Quasi una ventina di anni fa tornò di moda parlare e sparlare di un presunto fondatore dell’Ordine Templare nato in Basilicata fra Acerenza e Forenza, notizia non avvalorata da alcuna fonte storica e che crea in templaristi e studiosi di Ordini monastico militari amabile ironia e, purtroppo, consente agli imitatori di ordini monastico militari reali, di girare per le contrade dei nostri paesi e nelle chiese con mantelli e spade come se il Santo Sepolcro vuoto non si trovasse più a Gerusalemme ma in mille altri luoghi. Note di costume e personaggi in cerca di autore che hanno sfrenate fantasie e riescono ad avere rapporti anche con sindaci e amministratori locali. Non ho capito mai perché risultano più simpatici gli stregoni dei medici, non mi è chiaro perché gli uomini e le donne di scienza sono avversati e gli affabulatori ricevuti con tutti gli onori. Ma questo accade in Basilicata e non solo…Oltre il fondatore dei Templari qualche anno dopo fu ritrovato un dipinto che fu attribuito a Leonardo da Vinci, un presunto autoritratto ritrovato non ricordo dove e che aveva incontrato nella sua storia Acerenza, nuovamente, nella cripta di quella cattedrale avviene di tutto… Ma in Basilicata può accadere che qualcuno porta sotto il braccio un autoritratto di Leonardo come una baguette e fonda in altre località musei dove le genti italiche e i miti fondatori enotri e lucani vengano sostituiti dalle macchine di Leonardo. Eh certo perché lo pseudo autoritratto aveva bisogno di un museo e delle macchine leonardesche per sentirsi meno solo…intanto nella cripta della meravigliosissima cattedrale di Acerenza ovvia- mente vi è anche il Sacro Graal che nessuno ha mai visto e manco si sa come è fatto ma si trova lì. Altri dicono che a Lagonegro sia morta Lisa Gherardini, moglie Del Giocondo, detta Monna Lisa il cui ritratto reale dipinto da Leonardo è conservato al Louvre e se non si ricorda la strana scomparsa del ritratto e il furto del Peruggia e il ritrovamento a Firenze, è da sempre esposto al Louvre e nessuno lo porta in giro sotto il braccio come una baguette. E comunque anche a Lagonegro è subito nata una mostra ed è stato aperto il Monna Lisa Lagonegro Museum…Monna Lisa e la sua morte rendono famosa Lagonegro e consentono l’arrivo di turisti da tutto il mondo, come al museo delle macchine di Leonardo. E infatti file lunghissime di visitatori fantasmi vi dono davanti questi due musei… Ultimamente è riemersa la notizia che i Promessi Sposi raccontino la storia di due lucani e che Manzoni abbia solo riadattato il romanzo a un manoscritto, introvabile per tutti, che era conservato nella Badia di Monticchio come riporta un tal padre Gabriele Ranzano, gesuita della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, morto a 92 anni nel 2007. Non intendo riportare tutta la storia ricostruita su quel ramo del lago di Monticchio e chi confonde le fonti storiche con quelle letterarie e, magari, potrei suggerirgli altri ritrovamenti, tipo studiare Napoleone e usare come fonte la nota poesia di Manzoni Il 5 maggio… Ma non basta, in Basilicata vi è tanto spazio, siamo in pochi e chiunque può trovare un posto al sole ops non al sole, chiunque può trovare un posto…al buio, anche il Conte Dracula. Ovviamente dove può essere sepolta la figlia di Dracula? Di certo nella cappella Ferrigno della Cattedrale di Acerenza. Anche in questo caso non intendo diffondere le fonti utilizzate e le ricostruzioni fantastiche di draghi, dragoni e Dracula, il noto Vlad III che difese la Cristianità in Romania, e divenne il Conte Dracula, di professione vampiro, nel romanzo dello scrittore irlandese Bram Stoker pubblicato nel 1897. Certo che gli abitanti di Acerenza non hanno vita facile con tutte queste cose che accadono nel vulture melfese: immaginate il vampiro Dracula bere il sangue delle sue vittime nel Sacro Graal trovato nella cripta della Cattedrale…però questa volta non si aprirà un museo ma una semplice biblioteca… sui vampiri? Tipo National Library on the study of vampires? Care vergini tenetevi pronte all’arrivo di Dracula… Intanto Sarolo da Muro, Melchiorre da Montalbano, Mele da Stigliano, Giovanni Todisco, Girolamo Todisco, il Pietrafesa etc etc, veri e reali grandissimi artisti lucani meriterebbero almeno un volume, qualche monografia che li ricordi e qualche studio severo e scientifico ma sono persone normali non possono acchiappare le attenzioni di un vampiro! E quelle lunghe file di turisti fantasmi che riempiono le graziose e raffinate viuzze di Acerenza e città affini…

Di Antonella Pellettieri

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