BENNARDI, FALLIMENTO TOTALE A 5 STELLE
Verri e Araneo criticano le scelte di Bardi sulla Giunta ma non hanno niente da dire sull’ennesimo flop del loro sindaco. La pagliuzza e la trave. Telesca appena proclamato sindaco è al lavoro sui dossier e sulla composizione della Giunta. Matera piange, Potenza ride
Eravamo cinque stelle al bar che volevano cambiare il mondo. La parabola discendente nella politica e nella dignità del Sindaco Bennardi e, in genere, dei Cinque Stelle alla prova amministrativa in Basilicata ha l’ironico taglio della nota canzone di Gino Paoli. Sembra proprio che l’idea secondo la quale “uno vale uno” e che chiunque possa fare politica si sia scontrata alla dura prova dei fatti con la realtà secondo la quale per poter svolgere qualsiasi attività in modo serio la si debba almeno conoscere. Venosa, Pisticci e Matera i tre capisaldi dei Cinque Stelle qualche anno fa. Pisticci e Venosa sono perse, a Matera Bennardi resta oscenamente attaccato alle poltrone.
QUELL’INSANA VOGLIA DI DOPPIA MORALE
«Centrodestra impreparato. La seduta consiliare prevista per oggi è stata aperta alle ore 16.29 e chiusa alle 16.30 per mancanza del numero legale. Sembra surreale, ma in Basilicata le destre trasformano l’improbabile in realtà: dopo oltre due mesi dalle elezioni, il centrodestra, di fatto, non è pronto a governare. Dunque, anche oggi la giunta è pronta domani. Rinviato, inoltre, il punto all’odg sulla autonomia differenziata. Alle lucane e ai lucani lasciamo i commenti…» scrivevano così sul loro profilo facebook i Consiglieri Regionali Verri ed Araneo con tanto di simbolo a cinque stelle sul proprio profilo facebook. Lo scrivevano soltanto due giorni fa, proprio il giorno prima che Bennardi per l’ennesima volta si trovasse senza nessuna maggioranza in Consiglio Comunale ma con l’insana voglia di rimanere attaccato alla poltrona con quell’Attack che da sempre contraddistingue chi alla politica non vuole dare ma dalla politica vuole ricevere. Non ci pare di aver letto nulla da parte loro contro “l’impreparazione” del sindaco Grillino della città dei Sassi che, al di là di ogni ragionevole dubbio, ha davvero trasformato “l’improbabile in realtà”, per usare le loro stesse parole. «I moralisti sono talmente tanto impegnati a predicare la morale che dimenticano di praticarla» diceva Giulio Andreotti che avrebbe guardato con il suo solito ghigno beffardo le capriole pentastellate in salsa lucana e quella fragile ma comoda doppia morale di chi crede di poter sindacare su tutto senza mai mettersi in discussione. Se davvero i Cinque Stelle volessero che a governare fossero soltanto le persone “pronte a governare”, se davvero ritenessero che non è pronto a governare una maggioranza che fa saltare un Consiglio Regionale, cosa dovrebbero dire al loro Sindaco che pratica assenze, mancanza di numero legale e rimpasti di Giunta come se fossero cose normali.
L’ENNESIMA REVOCA DI ASSESSORI
Noi che seguiamo la politica quotidianamente abbiamo perso il conto delle volte in cui Bennardi ha cambiato interamente o parzialmente la sua Giunta. Un meccanismo di porte girevoli dalla quali si entra e si esce con facilità è l’essenza della politica del Sindaco di Matera. Ogni assessore è stato in Giunta qualche mese, poi è stato cambiato su richiesta di un Consigliere Comunale, di un sottogruppo interno al Consiglio, di qualcuno che voleva prendere il suo posto, Questa volta tocca ad Angelo Cotugno e Maria Pistone chiudere gli scatoloni dalle proprie scrivanie nel Comune di Matera. Il Sindaco ha agito per ordine dei Consiglieri Comunali di “Campo Democratico” Visaggi, Paterino e Di Lecce. «Bennardi auspica che tutte le componenti politiche della coalizione, possano operare le proprie prossime scelte con il massimo senso di responsabilità per gli importanti obiettivi da ultimare e perseguire, come il Piano nazionale di ripresa e resilienza» si legge nella nota pubblicata dall’Ansa. Era difficile mettere insieme i difetti della verbosità della Prima Repubblica senza neanche le capacità politiche dei cavalli di razza della politica di un tempo. I Cinque Stelle di Bennardi ci sono riusciti. E, così, dopo il primo governo Bennardi, il Bennardi bis, il Bennardi ter è iniziata la stagione delle revoche ai singoli per un Bennardi quater. E pensare che, all’atto della sua proclamazione, subito dopo il ballottaggio vincente il Sindaco Bennardi in pieno stato di eccitazione da cambiamento dichiarò all’Ansa «competenza e capacità politica» saranno i criteri per la formazione della giunta. Ci piacerebbe sapere se in tutti questi cambiamenti si è all’improvviso reso conto che i prescelti non fossero né competenti né politicamente capaci o se, magari, quello che non ha avuto nessuna capacità e competenza nella formazione della squadra è soltanto lui. Una domanda che resterà senza risposta. Chissà cosa ne pensano di questi giri immensi dell’amministrazione a cinque stelle Verri e Araneo che fanno le pulci ai criteri di scelta degli assessori da parte di Bardi. Fino ad ora registriamo l’assoluto silenzio dei moralizzatori sui difetti della morale dei loro stessi amici.
MATERA PIANGE E POTENZA RIDE
Non c’è nessun campanilismo se diciamo che Matera piange mentre Potenza ride, è solo una semplice narrazione dei fatti. Ride Potenza come Città e come amministrazione comunale, ride Potenza come sede del Consiglio e della Giunta Regionale. Bardi la sua giunta l’ha varata e, se non piace ai cinque stelle cui piacciono i metodi di Bennardi, evidentemente è una Giunta di qualità. Telesca è stato appena proclamato ed è già al lavoro sui dossier e sulla composizione della squadra. «Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello», le parole sono di Nostro Signore Gesù Cristo e noi le ricordiamo ai cinque stelle della Regione Basilicata, sempre che non abbiano qualcosa da ridire anche a lui sulla scelta degli apostoli.
Di Massimo Dellapenna