TRE POLTRONE PER QUATTRO
Mongiello vera novità che allarga competenze e squadra: Braia e Polese leader veri. Oggi si votano le presidenze delle commissioni, Italia Viva l’unica a non chiedere nulla
Fra le tante capacità che un politico di razza deve avere e che lo distinguono da un politicante qualsiasi ci so- no sicuramente la visione politica e la capacità di fare squadra. Due elementi che spicca- no nella personalità di Mario Polese e di Luca Braia che, già manifestatesi nei mesi in cui nasceva la coalizione Bardi che ha vinto le elezioni, si sono palesati ancora di più nelle settimane in cui la compagine di governo procedeva alla costituzione della Giunta Regionale. Mario Polese, artefice insieme a Braia, della li- sta nella quale il primo è stato eletto e il secondo non è scattato per una manciata di voti, avrebbe avuto tutto il diritto di rivendicare per sè un assessorato, così come ne aveva pieno diritto lo stesso Braia. A supportare tale legittima rivendicazione ci sarebbero stati non soltanto i voti presi dalla lista e dagli stessi candidati ma anche il fatto che proprio il sostegno di Polese e Braia alla candidatura di Bardi, numeri alla mano, è stato determinante per la vittoria della coalizione.
ALLARGARE LA SQUADRA
I soliti male informati della politica, curiosando senza cognizione di causa nei propri meandri della logica, infatti, immagina- vano per Polese la Presidenza del Consiglio o, in subordine, capito che Italia Viva avrebbe avuto l’onere e l’onore di esprimere la “quota rosa” nella Giunta, un’indicazione per l’Antezza in modo da soddisfare indirettamente le ambizioni di Braia. Sia chiaro, tutto sarebbe stato più che legittimo, supportato dall’intelligenza tattica della fase preelettorale e dal consenso ottenuto con il voto. Le persone lungimiranti, però, riescono sempre a sbalordire le più scontate previsioni e a realizzare quello che altri non avrebbero mai potuto neanche lontanamente immaginare. E, così, dal cilindro dei leader di Italia Viva in Basilicata è uscito il nome di Laura Mongiello, persona preparatissima, esterna alle dinamiche della politica tradizionale, vera ed autentica novità della nuova Giunta Bardi e della neonata legislatura. In un mondo politico che punta sempre più a difendere le postazioni acquisite senza al- largare se non per cooptazioni di classi dirigenti, Italia Viva in questi anni in Basilicata si è contraddistinta per una costante capacità di allargamento e di coinvolgimento di persone all’interno della squadra di Governo. È forse l’unico partito in Basilicata che ha fatto e che continua a fare questo lavoro di coinvolgimento, partecipazione e ampliamento dei quadri dirigenti e che non si chiude a riccio nella difesa delle postazioni acquisite per i soliti noti. Un merito ascrivibile certa- mente e prevalentemente proprio a Braia e Polese, considerato che riescono a fare questa attività mal- grado un partito che, non ce ne voglia nessuno, sicuramente ha meno capacità attrattiva di tanti altri grandi partiti che hanno dalla loro, almeno in questo momento, il forte consenso determinato da leadership carismatiche. È la dimostrazione pratica e palese che, anche nel tempo della politica virtuale, il vero radicamento consente anche di ottenere risultati importanti.
SI VOTANO LE COMMISSIONI
Nel frattempo continua la strutturazione del nuovo Consiglio Regionale, oggi alle 15.00 si riuniscono le commissioni consiliari. Sicuramente la seconda commissione (Bi- lancio e programmazione), come di pragmatica andrà all’opposizione che eleggerà Roberto Cifarelli del PD che è rimasto fuori dall’ufficio di Presidenza. Per le altre tre presidenze, è lotta a quattro tra Azione, FDI, Lega e Forza Italia. Anche in questo caso Italia Viva dimostra il suo senso di maturità e di responsabilità nei confronti della coalizione non rivendicando nessuna presidenza per Polese. Verosimilmente tra i litiganti degli altri partiti chi dovrà fare un passo indietro è la Lega. Il partito di Salvini, infatti, malgrado un risultato elettorale non propriamente brillante è riuscito ad esprimere la vicepresidenza della Giunta Regionale. In questo conte- sto le presidenze ad Azione, FDI e Forza Italia sembrano fuori discussione.
Di Massimo Dellapenna