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GENERAZIONE DI MEZZO: UN PONTE TRA IL VECCHIO E IL NUOVO

La riflessione di Dino Quaratino

Sono nato nel 1961 e la generazione a cui appartengo, quella degli anni ’60, si è trovata al momento sbagliato nel posto sbagliato, vale a dire in una società in cambiamento”. La generazione nata negli anni ’60 ha vissuto un periodo di profondi cambiamenti sociali, economici e politici. Molti di noi, nati nel 1961, abbiamo sperimentato in prima persona l’impatto di questi cambiamenti. Cresciuti con l’eredità del ’68, abbiamo sentito il fervore del cambiamento, ma quando è stato il nostro turno di contribuire, ci siamo trovati di fronte a barriere insormontabili erette dalle caste consolidate. Questa mia riflessione esplora le sfide affrontate dalla nostra generazione e il ruolo che possiamo ancora svolgere nel plasmare il futuro. Cresciuti in un sistema di baronia e nepotismo, molti di noi hanno dovuto lottare per ottenere riconoscimento e opportunità. Le porte del successo erano spesso chiuse a chi non accettava di piegarsi alle logiche del potere. Abbiamo pagato il prezzo dell’asservimento, con stipendi da miseria e sacrifici personali. Tuttavia, quando finalmente sembrava arrivato il nostro momento, il vento del cambiamento ha soffiato ancora una volta, lasciandoci dietro. I nostri genitori, che avevano vissuto il ’68, ci avevano trasmesso il germe del cambiamento. Tuttavia, quando siamo stati pronti a rivendicare il nostro posto, ci siamo scontrati con le porte chiuse della casta. La nostra generazione è stata costretta a subire le regole vetuste di un sistema che non era più adatto ai tempi. E così, quando il nuovo ha iniziato ad avanzare, noi siamo stati scavalcati. La società ha cercato di ripiegarsi su se stessa, alla ricerca di un nuovo assetto che ridia forza propellente attraverso il recupero di valori di giustizia, equità, libertà ed etica. Tuttavia, per fare questo, ha deciso di affidare il timone ai giovani, che anagraficamente non avevano condiviso le logiche del passato. Questo ha lasciato la nostra generazione, quella che aveva fatto la gavetta, in una posizione difficile. Molti di noi si sono trovati a dover far i conti con chi quella gavetta non l’aveva dovuta fare. Questi giovani, per motivi anagrafici, avevano proposte ed idee che per definizione dovevano risultare nuove. Tuttavia, senza l’esperienza e la saggezza acquisite attraverso i sacrifici e le sofferenze, queste nuove idee rischiano di mancare di profondità e di fallire nel lungo termine. La nostra generazione ha imparato che i risultati si ottengono con sacrifici e rinunce. Questi valori non sono solo importanti, ma essenziali per costruire una società solida e resiliente. Dobbiamo insegnare alle nuove generazioni che la dedizione, l’impegno e la perseveranza sono le fondamenta su cui si costruisce il successo duraturo. Essere stati fiori recisi non significa che non abbiamo valore. Al contrario, la nostra esperienza ci ha insegnato lezioni preziose che possiamo trasmettere. Abbiamo imparato che la perfezione non si raggiunge solo con il talento o le nuove idee, ma anche con il duro lavoro, la pratica costante e l’attenzione ai dettagli. Nessuno potrà scippare la tua professione se continuerai a metterci mente e cuore. Gli sforzi pagati col sudore ti consentiranno di raggiungere la perfezione del tuo linguaggio con il fuoco della passione per il tuo mestiere. Questa è una lezione che la nostra generazione può insegnare ai giovani: la combinazione di genio e tecnica è ciò che porta all’eccellenza. La società attuale tende a valorizzare l’innovazione rapida e le idee nuove, spesso a scapito della qualità e della profondità. Tuttavia, per costruire qualcosa di veramente significativo e duraturo, è necessario un equilibrio tra innovazione e tradizione, tra genio e tecnica. La nostra generazione ha ancora un ruolo importante da svolgere. Possiamo fungere da ponte tra il vecchio e il nuovo, trasmettendo le lezioni apprese attraverso le nostre esperienze. Possiamo insegnare ai giovani che il successo non si ottiene solo con l’innovazione, ma anche con la dedizione, l’impegno e la perseveranza. È nostro onere di- mostrare che c’è bisogno di quel filo di linfa che mantenga vivida l’infiorescenza. Questo significa essere mentori e guide per le nuove generazioni, condividendo la nostra saggezza e le nostre esperienze. Dobbiamo essere disposti a investire tempo ed energie per aiutare i giovani a comprendere il valore del sacrificio e dell’impegno. Un altro aspetto fondamentale è la memoria storica. Le nuove generazioni devono conoscere e comprendere il passato per evitare di ripetere gli stessi errori. La nostra esperienza è una risorsa preziosa che può aiutare a prevenire le trappole del passato e a costruire un futuro migliore. Insegnare la storia non significa solo trasmettere fatti e date, ma anche valori e lezioni di vita. Significa spiegare perché certe cose sono accadute e come possiamo imparare da esse per evitare gli stessi errori in futuro. La nostra generazione ha vissuto tempi di grandi cambiamenti e ha imparato lezioni importanti che possono guidare le future generazioni. Un aspetto cruciale è trovare un equilibrio tra innovazione e tradizione. Mentre è essenziale abbracciare nuove idee e tecnologie, non dobbiamo dimenticare i valori e le lezioni del passato. La nostra generazione ha imparato l’importanza della dedizione, del sacrificio e della perseveranza, e questi valori devono essere trasmessi alle nuove generazioni. Le nuove idee sono fondamentali per il progresso, ma senza una solida base di valori e competenze, rischiano di essere superficiali e insostenibili. La nostra generazione può aiutare a fornire quella base, fungendo da anello di congiunzione tra il passato e il futuro. Ogni generazione ha qualcosa di unico da offrire. I giovani portano entusiasmo, energia e nuove prospettive, mentre le generazioni più anziane portano esperienza, saggezza e stabilità. Collaborando e imparando gli uni dagli altri, possiamo creare una società più equilibrata e prospera. La nostra generazione può contribuire in molti modi, sia a livello personale che professionale. Possiamo essere mentori, insegnanti, leader e modelli di comportamento. Possiamo condividere le nostre esperienze e le nostre competenze per aiutare i giovani a navigare le sfide del mondo moderno. Un’importante sfida è la riconciliazione generazionale. Le differenze tra generazioni possono creare tensioni e incomprensioni, ma possono anche essere una fonte di arricchimento e crescita. È importante promuovere il dialogo e la comprensione tra le generazioni, valorizzando le diverse prospettive e competenze. Riconciliare le differenze generazionali significa creare un ambiente in cui tutti possono contribuire e sentirsi valorizzati. Significa ascoltare e apprendere gli uni dagli altri, riconoscendo che ogni generazione ha qualcosa di prezioso da offrire. La generazione nata negli anni ’60 ha vissuto un periodo di profondi cambiamenti e ha affrontato numerose sfide. Tuttavia, queste esperienze hanno forgiato valori di dedizione, impegno e sacrificio che sono essenziali per costruire una società solida e resiliente. La nostra generazione ha ancora un ruolo importante da svolgere, fungendo da ponte tra il passato e il futuro e trasmettendo le lezioni apprese alle nuove genera- zioni. Dobbiamo dimostrare che la combinazione di genio e tecnica, unita a valori solidi e a una forte etica del lavoro, è la chiave per l’eccellenza. Insegnare alle nuove generazioni l’importanza del sacrificio e dell’impegno può aiutare a costruire una società più giusta, equa e sostenibile. Essere mentori e guide, condividere la nostra saggezza e le nostre esperienze, e promuovere il dialogo e la comprensione tra le generazioni sono passi cruciali per creare un futuro migliore. La nostra generazione ha ancora molto da offrire e, lavorando insieme, possiamo contribuire a costruire un mondo più armonioso e prospero per tutti.

Di Dino Quaratino

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