DOMENICO BENNARDI ALLA TOTÒ…D’ARABIA
L’opposizione muta, incapace se non complice del disastro. Il flop politico nei sassi dai Cinque Stelle al centrodestra. La città merita di più. Con turbante e narghilè nel deserto mentre il Consiglio Comunale salta, manca la giunta e la finanza perquisisce
Non sappiamo se il Sindaco Bennardi si ispiri maggiormente a Carosone di “caravan petrol” o al “Totò d’Arabia”. Quello che possiamo dire con assoluta certezza è che il Sindaco di Matera, il giorno in cui lui stesso ha convocato il Consiglio Comunale per eleggere il nuovo Presidente del Consiglio, nominare i nuovi assessori e approvare la tariffe della tassa sui rifiuti, ha preferito andarsene a passeggio nel deserto arabo. Lo immaginiamo col turbante e il narghilè mentre la sua maggioranza si squaglia come neve al sole e se la squaglia dal consiglio comunale subito dopo aver incassato il gettone di presenza. Nell’adunata di ieri sembrava tutto pronto per eleggere il nuovo Presidente del Consiglio. C’erano 25 consiglieri su 32 ma, dopo che il Consigliere Toto di FDI, ha chiesto una sospensione di cinque minuti per avanzare una proposta da votare, il consiglio si è svuotato. Il numero legale all’improvviso è scomparso. I consiglieri se ne sono potuti andare al mare o a passeggio per la bellissima città dei sassi e del Presidente del Consiglio, dei nuovi assessori e della Tari se ne parlerà, forse, sabato prossimo.
L’IRRESPONSBILITÁ E POLTRONITE
La rivoluzione dei cinque stelle materani che dovevano cambiare il mondo, può semplificarsi nel binomio “irresponsabilità e poltronite”. Al quarto cambiamento della Giunta, mentre ancora manca il Presidente del Consiglio Regionale, il Sindaco ha deciso di andarsene in Arabia in una missione istituzionale della quale abbiamo difficoltà a comprendere l’utilità mentre la sua maggioranza ha preferito andarsene a passeggio. Ovviamente noi non contestiamo il diritto di ciascuno di trascorrere il mese di luglio e le tanto agognate ferie estive nel posto che preferisce. Il sig. Bennardi ha tutto il diritto di andare a visitare il deserto arabo mentre si decidono o si dovrebbero decidere cose importanti per la Città di Matera. Per farlo, però, dovrebbe avere il buon gusto di dimettersi, investire i propri soldi e non quelli dei contribuenti e lasciare che ad amministrare ci sia qualcuno che abbia a cuore il bene comune più di quanto lo abbia lui.
È SUCCESSO DI TUTTO
In questa settimana è successo di tutto a Matera. Il Sindaco ha revocato due assessori su mandato di uno dei gruppi consiliari che compongono la sua variegata maggioranza. Trasformando “l’uno val uno” nell’ “uno vale l’altro” non ha ancora provveduto a nominare i sostituti né a comporre le fratture della maggioranza. La nostra inchiesta sulla Casa delle Tecnologie emergenti ha attivato le indagini della polizia giudiziaria che è andata ad acquisire documenti per comprendere esattamente dove sia il confine tra il cattivo gusto, la cattiva politica e la malagestione. In pratica l’amministrazione dei cinque stelle nella Città di Matera, il grande esperimento di governo del movimento di Conte in una grande città del Sud, la più importante amministrazione a guida pentastellata sta sprofondando tra perquisizioni, accertamenti, inchieste giornalistiche e mancanza di visione, di strategia e di presenza politica. L’amministrazione affonda, la città affonda con lei. Il fallimento politico è sotto gli occhi di tutti e il Sindaco ha ben pensato di andarsi a fare una passeggiata nel deserto arabo. Il livello di vergogna a cinque stelle non è mai stato raggiunto da tutta la storia della politica lucana né della Prima né della Seconda Repubblica.
IL SILENZIO DEI CINQUE STELLE IN PARLAMENTO E IN REGIONE E DELL’OPPOSIZIONE A MATERA
Abbiamo sentito, durante la nascita del Governo Bardi, le tonanti parole del gruppo consiliare in Regione Basilicata che attaccava l’incapacità del generale di formare la Giunta e di rendere operativo il Governo. Non sentiamo gli stessi accalorati appelli in questi giorni, non sentiamo lo stesso pathos, non avvertiamo nessun interesse sulle malefatte politiche e sulle inettitudini del Governo Comunale della Città dei Sassi. In realtà non sentiamo neanche le parole dell’opposizione. Il centrodestra materano tace, non si pronuncia, non interviene, non prende la parola, non critica, non dice la sua. E’ fermo e immobile. Se non è politicamente complice, quanto meno è spettatore non interessato alle vicende della propria Città. La Città dei Sassi, la sua grande bellezza, le sue capacità attrattive, la sua storia millenaria meritano una classe dirigente e politica decisamente migliore di Bennardi e della sua maggioranza ma anche della taciturna e passiva minoranza che, evidentemente, preferisce andare a godersi il mare al duro lavoro che spetta alle opposizioni.
MASSIMO DELLAPENNA