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I 5 STELLE INTERROGANO LA GIUNTA SUL FUTURO DELLA PLATEA RMI E TIS

Le consigliere regionali Araneo e Verri: «la regione faccia qualcosa»

Sono circa 1800 le persone che, in Basilicata, appartengono alla platea dei percettori del reddito minimo d’inserimento (RMI) e dei destinatari del tirocinio di inclusione sociale (TIS). Da oltre un anno, queste persone – in parte impiegate nelle pubbliche amministrazioni, in parte nella forestazione – sono in attesa di ricevere risposte de- finitive da parte del presidente Bardi e dell’assessore al ramo. «Dopo mesi di lunghe attese e contestazioni dinanzi al palazzo della giunta regionale, il generale, poco prima del voto per il rinnovo del consiglio regionale, ha rassicurato le quasi duemila persone annunciando la possibilità di impiegare le suddette nell’ambito del piano Idraulico Forestale, la cui redazione è stata affidata al CREA», affermano Alessia Araneo e Viviana Verri consigliere reginali del M5S Basilicata. «Un piano importante per la cura del territorio lucano – interessato da numerose aree boschive e da altrettante criticità, come quella correlata al dissesto idrogeologico – e per il futuro di tanti lavoratori e lavoratrici. Attualmente, nel piano di forestazione sono coinvolti 2600 lavoratori a tempo determinato: tra questi, più di mille sono i lavoratori provenienti dalla mobilità in deroga e impegnati nel progetto SAAP e oltre un migliaio sono le persone afferenti alla platea RMI e TIS, già coinvolti in progetti di salvaguardia del territorio. Alla luce dell’avvio dei nuovi cantieri previsti dal piano idraulico forestale, sarebbe dunque insensato non coinvolgere e non contrattualizzare la sopracitata platea di lavoratori; e sarebbe altresì ingiusto continuare a retribuire queste persone con poco più di 500 euro mensili (senza il riconoscimento di alcun diritto essenziale) per il lavoro svolto di cura e tutela del territorio. Per tutte queste ragioni, abbiamo formalmente interrogato il Presidente della Regione e l’assessore al ramo per conoscere lo stato attuale del piano idraulico forestale e per sapere se il suddetto piano sarà o meno in grado di assorbire l’intera platea RMI e TIS. Abbiamo inoltre chiesto se la neo nominata Giunta si impegnerà per la creazione di un’unica platea di lavoratori – raccogliendo mobilità in deroga, RMI e TIS – impegnati in ambito idraulico forestale, con l’attribuzione di un numero uniforme di giornate lavorative. Infine, abbiamo chiesto se siano state o meno previste altre for- me di impiego per tutti quei lavoratori che non potranno aderire al piano idraulico forestale. L’auspicio è che, almeno in questo, il presidente Bardi sappia distinguersi dalla doppia morale praticata dalla presidente Meloni».

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