GIALLO A GALLIO : QUEI RESTI UMANI RISALGONO AGLI ANNI ‘70 APPARTENGONO A UNA DONNA TRA 40 E 50 ANNI
La procura ha quindi aperto un fascicolo per occultamento di cadavere e, secondo gli esiti del medico legale, resi noti nei giorni scorsi, appartengono a una donna, presumibilmente di circa cinquant’anni
È GIUSTO INFORMARE
Il sottotetto dell’ex canonica dove, nella primavera del 2023, furono trovate le ossa
GIALLO A GALLIO : QUEI RESTI UMANI RISALGONO AGLI ANNI ‘70 APPARTENGONO A UNA DONNA TRA 40 E 50 ANNI
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Giallo a Vicenza, ossa di una donna trovate nel sottotetto della canonica di una chiesa a Gallio
Per l’anatomopatologo Giovanni Cecchetto, dell’Università di Padova, lo scheletro sarebbe stato nascosto nel sottotetto della parrocchia di San Giovanni Battista nella frazione di Stoccareddo di Gallio da almeno una cinquantina di anni
Le ossa di uno scheletro appartenenti ad una donna, di un’età compresa tra i 45 ei 55 anni, sono state rinvenute in un sacco nella soffitta della canonica della parrocchia di San Giovanni Battista nella frazione di Stoccareddo di Gallio, in provincia di Vicenza
Stando alle analisi dell’anatomopatologo Giovanni Cecchetto, dell’Università di Padova, questi resti umani sarebbero stati nascosti nel sottotetto da circa una cinquantina di anni, probabilmente dagli anni Settanta, e non mostrerebbero lesioni di tipo traumatico
A fare la scoperta è stato il parroco della canonica
Nel sacco sono stati trovati un teschio e altre parti dello scheletro (appartenenti tutte ad un unico corpo)
Il sacerdote ha subito avvisato i carabinieri.
La procura ha aperto un’inchiesta (senza indagati) per occultamento di cadavere
Ora dovrebbero essere avviati nuovi esami e verifiche anche per l’esame del Dna sulle ossa ritrovate
Inizialmente si era pensato che quelle ossa potessero appartenere ad un soldato visto che Stoccareddo di Gallio aveva ospitato fino agli anni Trenta un cimitero militare che custodiva i resti dei caduti delle battaglie del Val Bella, del Col del Rosso e del Col d’Echele; la supposizione è che durante i lavori al campo negli anni Sessanta le ossa fossero riemerse e portate al parroco che poi, per qualche motivo, si era dimenticato di consegnarle all’ufficio di onoranze ai caduti.
Ipotesi comunque tramontate dopo i risultati dell’esame necroscopico predisposto dalla Procura di Vicenza:
quei resti umani risalgono agli anni Settanta e appartengono ad una donna tra i 40 e 50 anni.
ATTUALITÀ
Il mistero delle ossa ritrovate a Stoccareddo, sono di una donna:
“Ora mi auguro una degna sepoltura”
Il parroco di Gallio parla del ritrovamento, avvenuto lo scorso anno, dei resti umani
“Ho parlato proprio ieri sera con i più anziani, a memoria storica del paese, l’unico caso di una donna scomparsa da queste parti risale al biennio 1954-56, quando una donna si suicidò, venne ritrovata solo dopo da dei boscaioli che risalivano a Stoccareddo dalla Val Stagna e poi le fu data ‘degna sepoltura’ com’è anche scritto nella minuziosa cronistoria della parrocchia. I più anziani si ricordano infatti del funerale”
Lo racconta all’AdnKronos, don Federico Zago, parroco di Gallio, a proposito del misterioso ritrovamento, a Stoccareddo, frazione di Gallio, dei resti umani ritrovati lo scorso anno nella soffitta della ex canonica.
Nei giorni poco prima di Pasqua del 2023 il parroco e alcuni suoi aiutanti, nel cercare materiale per la via Crucis, hanno rovistato il sottotretto della ex canonica della parrocchia di San Giovanni Battista.
In un sacco, gettato in mezzo alle cianfrusaglie nell’edificio disabitato da più di 20 anni, hanno trovato un teschio e delle ossa umane.
La procura ha quindi aperto un fascicolo per occultamento di cadavere e, secondo gli esiti del medico legale, resi noti nei giorni scorsi, appartengono a una donna, presumibilmente di circa cinquant’anni.
L’ipotesi è che sia scomparsa sul finire degli anni Sessanta o nei primi Settanta.
racconta don Federico :
“Il primo a esserne sorpreso sono io perché quando sono state ritrovate nel giorno di Giovedì Santo dello scorso anno, lo ricordo come fosse oggi, e sono state consegnate alle autorità, ho subito pensato appartenessero a qualche caduto della Prima guerra mondiale, qui attorno se ne sono ritrovate per anni. Anche lo scorso anno, quando il Comune ha rifatto il sagrato della chiesa che si sapeva prima essere stato un cimitero di guerra, tutto consegnato all’ossario”
Gli elementi in mano per risolvere il mistero sono comunque pochi, spiega don Zago :
“Perché noi non siamo nemmeno ufficialmente coinvolti e quel che sappiamo, come questa novità che si tratta di una donna, la abbiamo appresa leggendo il giornale. Non ho particolari o costanti contatti con le autorità, anche se la curiosità c’è, come anche in paese, dove non si parla d’altro in questi giorni, ma a nessuno viene in mente di chi possa trattarsi, quello che mi auguro è che abbia anche lei una degna sepoltura”
conclude don Federico
“Da quanto capisco ogni ipotesi, anzi supposizione, è aperta e spero che l’esame del Dna possa dare qualche informazione in più, anche se non so come. L’idea che mi sono fatto io, per ora, è che tutto sia frutto di una serie di sfortunate coincidenze: qualcuno che le ritrovò consegnò quelle ossa al parroco di allora, una delle autorità del paese, che le mise in un angolo della vecchia sagrestia con l’intenzione di consegnarle alle autorità civili di Gallio o di Asiago alla prima occasione utile, ma poi se ne dimenticò, non certo per aver voluto occultare un cadavere. Non vedo altre spiegazioni plausibili al momento, ma anch’io attendo di saperne di più, magari da informazioni ufficiali”
Le ossa ritrovate nella ex canonica di Stoccareddo sono di una donna
Aperto un fascicolo d’indagine contro ignoti per occultamento di cadavere
Non di un soldato della Grande Guerra bensì di una donna deceduta nei primi anni ’70.
I resti rinvenuti nel marzo dell’anno scorso all’interno della canonica di Stoccareddo aprono un nuovo mistero nella piccola frazione di Gallio
Un mistero sorto nella primavera del 2023 quando alcuni parrocchiani erano entrati nello stabile, che una volta fungeva da casa per il parroco ma che da 20 anni viene utilizzata come deposito, per cercare del materiale per allestire la rappresentazione della Via Crucis in occasione della Pasqua.
Immediata la segnalazione alle forze dell’ordine da parte del parroco dell’unità pastorale di Gallio, Stoccareddo, Sasso e Foza don Federico Zago che ha portato all’apertura di un fascicolo ipotizzando il reato di occultamento di cadavere.
Le ossa sono state poi trasportate all’istituto di anatomia patologica di Vicenza dove nei giorni scorsi è emerso che quei resti sono di una donna e non di un soldato della Grande Guerra come ipotizzato all’inizio
A far propendere gli inquirenti ai resti di una soldato era il fatto che nel sacco, assieme alle ossa, furono trovati anche dei bottoni che sembravano poter appartenere ad una divisa militare oltre al fatto che l’attuale campo di gioco durante il conflitto ospitava un cimitero di guerra dedicato alla memoria del caduto Roberto Sarfatti e poi smantellato negli anni ’30 traslando i resti al sacrario del Leiten di Asiago
Si è supposto quindi che durante i lavori al campo negli anni’60 le ossa siano riemerse e portate al parroco che poi, per qualche motivo, si è dimenticato di consegnarle all’ufficio di onoranze ai caduti.
Congetture che sono state del tutto confutate in seguito all’esame necroscopico predisposto dalla Procura di Vicenza che ha determinato che il decesso risale a fine anni ’60 – primi anni ’70 e che i resti appartengono ad una donna tra i 40 e 50 anni
Infittendo il mistero e possibilmente aggiungendo altri reati al fascicolo, per ora ancora contro ignoti
Giallo sulle ossa trovate in canonica a Stoccareddo
Sono di una donna
#sapevatelo2924