LETTIERI PORTAVOCE A SUA INSAPUTA
TACCO&SPILLO
Che la politica fosse allergica alle dimissioni era cosa nota, almeno a giudicare dalla nonchalance con cui trombati, terze file e segretari floppisti pur d’allungarsi la vita si sono messi in fila oscena per elemosinare strapuntini, alla faccia dell’etica pubblica di cui pure tutti si sciacquano la bocca, ma è nel PD che questa anafilassi disperata è diventata un caso di scuola. Ora prendete il prode Giovanni Lettieri, già venuto fuori come segretario per lo sbaglio madornale della variegata tribù dem e che nel giro di poco tempo è riuscito a far rimpiangere pure Raffaele La Regina e ad infilare, manco l’avesse voluto, una sequela impietosa di fallimenti, svarioni, figuracce e debacle elettorali da far impallidire perfino un capetto africano da vent’anni al potere ed invece eccolo lì tomo tomo fregarsi in conferenza stampa il titolo di portavoce del Comitato referendario contro l’autonomia differenziata senza che nessuno l’abbia mai deciso e magari anche a sua insaputa. Così dopo l’inglorioso passo indietro di Pittella proprio sull’autonomia leghista non è certo un buon segno per la difesa della Basilicata e del Mezzogiorno. Scrive Pirandello:“Ciò che siamo è a nostra insaputa…“.