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LUCANIA BASILICATA, TERRA DEL DUPLEX

L’intervento di Antonella Pellettieri

Molti come me, con tanti anni sulle spalle, ricordano il duplex: era la linea telefonica casalinga che si divideva con il vicino di casa e fra i due numeri di telefono, vi era solo una cifra diversa. Era un modo per risparmiare ma non si poteva parlare in contemporanea. Se una linea era occupata a ricevere o a inviare, bisognava aspettare che si liberasse. Duplex designa due appartamenti vicini e uguali, sullo stesso piano o a due piani diversi di una villa. Insomma, una bifamiliare…ma duplex in terra lucana è di gran moda. Questa regione ha due nomi: si è chiamata Lucania fino all’anno mille con confini diversi da quelli di oggi, dal mille a oggi si è chiamata e si chiama Basilicata, se si esclude il periodo del ventennio fascista che tornò a chiamarsi Lucania. Anche negli ultimi 1000 anni ha cambiato confini e fanno parte del territorio anche terre che non appartenevano ai Lucani e vi sono stati altri confini. Ma è discorso molto complesso ed è giusto che la Lucania Basilicata conservi i suoi due bellissimi nomi. Due sono anche i mari in questa terra all’insegna del duplex: seppure i 35 km di costa lucana sullo Jonio non hanno mai consentito la costruzione di grandi porti, le foci del Basento, del Bradano, del Cavone, dell’Agri e del Sinni hanno permesso di raggiungere l’interno della costa e di accogliere le navi all’interno dei fiumi e lontane dai pericoli del mare Se l’archeologia ha restituito tracce evidenti del porto di Metapontum, non si conosce la zona precisa sulla quale si ergeva Siris e il suo porto seppure molte testimonianze di scambi commerciali sono venute alla luce fra il Torrente Toccaculo (oggi denominato Toccacielo) e il fiume Sinni. I diciotto chilometri di costa marateota sono gli unici appartenenti alla Basilicata sul versante tirrenico. Risulta ben nota la produzione di garum sull’isolotto di Santo Janni in tarda età imperiale e la presenza di alcune imbarcazioni affondate nei fondali di Maratea ma anche in questo tratto di mare non ci furono mai grandi porti e, forse, è arrivato il momento di costruirne un altro turistico oltre quello esistente di particolare bellezza e pieno di storia e storie. Due sono anche gli ex presidenti di regione che, oggi, occupano i ruoli di Presidente di Giunta e presidente del Consiglio. Non so se funzionano come gli antichi duplex e se uno è occupato, l’altro non può funzionare. Io mi auguro che l’esperienza di due ex presidenti aiuti la regione e che la Lucania Basilicata diventi una grande regione. Ho provato a fare un gioco e decidere se il nome Basilicata si addica più a Bardi o a Pittella e lo stesso con il nome Lucania. In considerazione dell’area geografica di provenienza darei il nome Lucania a Pittella e anche il Mar Tirreno. A Bardi assegnerei il nome Basilicata perché è il nome più recente e Bardi non risiede in Basilicata e gli darei il Mar Jonio così ché, come fecero i coloni greci, possa seguire i fiumi dalla foce e, risalendoli, raggiungere ogni paese della Basilicata Lucania e conoscerli tutti. La Basilicata è sempre una bella scoperta…

Di Antonella Pellettieri

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