MONTICCHIO AVRÀ LA SUA “ZATTERA DEI MONACI”
«Collegherà le sponde del Lago Grande e metterà in relazione il sentiero del Borgo con gli scavi di S.Ippolito»
Importanti novità per Rionero in Vulture, dove il Sindaco Mario Di Nitto comunica «che dopo un lungo e complesso percorso amministrativo, è stato raggiunto con successo il via libera per la realizzazione della “Zattera dei Monaci” nel contesto del progetto “Borgo Monticchio”. Quest’opera straordinaria -incalza il Sindaco- si aggiunge ad una serie di eventi culturali che stanno già animando l’area di Monticchio e continueranno fino ad Ottobre, compresa la seconda edizione della Scuola di Archeologia a Sant’Ippolito».
La “Zattera dei Monaci” prosegue Di Nitto, «consentirà un’esperienza indimenticabile di attraversamento del Lago Grande, con un’imbarcazione unica progettata con cura per l’architettura e l’innovazione tecnica, permettendo lo spostamento tramite fune senza motore, vele o remi. Quest’opera straordinaria, in onore dell’abbazia sulle rive dei laghi, sarà composta da una struttura metallica con pavimentazione in legno, in grado di ospitare gruppi di turisti per un’esperienza autentica di connessione con la nostra storia e la bellezza naturale».
L’area è situata tra i due laghi. Il suo impianto, riferibile al X secolo, è basiliano. A quest’epoca è da riferire la chiesa, con abside trilobata e atrio sul quale si innesta la torre campanaria. I benedettini nell’XI secolo edificarono un secondo luogo di culto (la struttura absidata tra presbiterio e atrio) e nel XIII secolo una terza struttura ecclesiastica: la chiesa a navata unica che s’innesta verticalmente sulla torre campanaria. Il terremoto del 1456 distrusse gran parte dell’Abbazia che costrinse i benedettini ad abbandonarla per andare ad occupare l’antico sito della Laura basiliana, la rupe sul Lago Piccolo. È probabile che l’abbazia fosse arrivata ad occupare l’intero istmo tra i due laghi. Più di recente, grazie ai lavori, lo scavo è stato ampliato e sono state portate alla luce nuove testimonianze. È stata anche ricostruita, quasi del tutto, la torre campanaria».In merito Di Nitto già asserì che «l’area di Sant’Ippolito rappresenta un luogo magico, in termini di bellezza e inestimabile importanza storica e culturale, un luogo di immenso valore, un area archeologica incastonata tra i due laghi e per questo di indubbia originalità e unicità».
Alla luce delle novità attuali, il Sindaco conclude: «Non vediamo l’ora di condividere con voi questa nuova eccitante avventura sulle nostre acque. A breve speriamo di condividere con voi ulteriori aggiornamenti sull’autorizzazione per il progetto “Volo della Bramea”, un’infrastruttura unica che ripercorre il tracciato della vecchia funivia in una nuova veste».