CHE FATICA QUESTO PIL LUCANO
TACCO&SPILLO
Non che c’entri qualcosa, nonostante l’astrologia si metta spesso e volentieri di traverso per scombinare il gioco scontato della politica, ma sta di fatto che ogni volta che Francesco Cupparo varca d’assessore la soglia delle attività produttive il PIL della Basilicata, quasi in presagio funesto, perde velocità e consistenza per piazzarsi ingloriosamente in fondo alla classifica del nostro ben amato Paese. Ora lasciamo stare la propaganda disfunzionale e acrobatica di questi patrioti che non si stropicciano gli occhi mai e poi mai e su cui, prima o poi, sarebbe auspicabile quanto doverosa una presa di coscienza anziché il solito storytelling favolistico, ma l’ultimo report elaborato dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre su dati Prometeia mostra tutta l’evidenza triste dei fatti e cioè che nel 2024 Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, pur con l’Italia al +0,7 saranno le regioni che traineranno la crescita nazionale, arrivando a coprire addirittura il 41% del PIL e il 53% delle esportazioni italiane mentre ancora una volta Basilicata e Puglia e fino ad arrivare al Molise saranno le solite Cenerentole di bassa classifica. Canta Renato Zero:“Che fatica che si fa. Com’è finita l’allegria…”