PIETRAPERTOSA, L’ACQUA NON BASTA: IL COMUNE INFORMA I CITTADINI SULLE AZIONI DA TENERE
Il sindaco Colucci: «Tenuto già un incontro sulla problematica relativa alle sorgenti, per cercare soluzioni possibili per un’equa distribuzione della risorsa idrica locale»
La questione idrica con le sue problematicità sta interessando moltissimi comuni, anche sulle Dolomiti Lucane. Difatti dalla Casa municipale di Pietrapertosa presieduta dal Sindaco Teresa Colucci «si mette a conoscenza la popolazione che l’Amministrazione Comunale, consapevole del problema “acqua”, aveva convocato già parecchio tempo fa un incontro in Comune riguardante la problematica idrica relativa alle proprie sorgenti, cercando di capire quali soluzioni fossero possibili per una equa distribuzione della risorsa idrica locale e di stabilire quanto- meno una sorta di criterio per fare in modo che gli utenti potessero avere tutti una quantità di acqua, anche se minima». Proseguono gli amministratori, facendo anche sapere che il Comune «ha interessato con varie richieste tutti gli organi preposti: dalla Protezione Civile alla Regione e tutti hanno detto che si sarebbero interessati al problema, ma non hanno fornito nessuna garanzia». Per quanto riguarda Acquedotto Lucano, anche in questo caso «è stata già fatta a suo tempo una richiesta per l’utilizzo e il prelievo dalla condotta comunale da parte di chi ne avesse necessità, ma fu risposto che innanzitutto c’è una nota del Prefetto a riguardo che ne limita l’uso e che poi ci avrebbero fatto sapere». Riguardo a quest’ultimo caso, il Comune sottolinea: «Se ci dovessero dare parere positivo noi siamo già pronti ad attivare velocemente un meccanismo per consentire con criterio ed equità, i necessari prelievi». Stando ai dati Istat, «le reti idriche perdono il 42,4% dell’acqua potabile. Alla Basilicata spetta la maglia nera. L’acqua dispersa nel- le reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile soddisferebbe le esigenze idriche di 43,4 milioni di persone per un intero anno». Responsabile principale di questa situazione è la siccità che «in alcuni casi sta portando al danneggiamento di strutture che vanno riparate» asserì già a giugno l’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano che è da tempo a lavoro con una task force. Ad inizio di luglio inoltre presso la sala Verrastro della Regione si è tenuta la riunione di un tavolo tecnico che «ha visto la partecipa- zione di tutti i soggetti istituzionali che hanno dovuto affrontare la crisi idrica, sia per quanto riguarda la risorsa potabile che irrigua. L’esigenza è stata fare il punto sulla situazione e verificare la possibilità di richiedere lo stato di emergenza regionale ai fini di Protezione Civile, così come già dichiarato in Sicilia e in Calabria, il che consentirebbe una maggiore incisività delle azioni necessarie a fronteggiare l’emergenza idrica».