AttualitàBasilicata

A BALVANO ARRIVA IL NUOVO MEDICO DI BASE

Cittadini in Comune per la scelta, il Sindaco aveva sollevato la problematica scrivendo all’Asp

Dopo le sollecitazioni del Sindaco di Balvano Ezio Di Carlo, in merito alla mancanza del Medico di Base in paese, arriva la buona notizia per i balvanesi, che ora possono effettuare la scelta medica. Difatti, come rende noto la Casa comunale, «il Dottore Arcieri ha accettato l’assegnazione come nuovo Medico a Balvano e pertanto sarà possibile effettuare la scelta recandosi in Comune». Proprio per il ritardo nei tempi e per l’importanza della circostanza, «il Comune di Balvano resterà aperto, eccezionalmente, per consentire la scelta medica, anche sabato 27 luglio, dalle ore 8:00 alle ore 11:00».

Cronache si occupò della problematica nei primi giorni del mese, quando il Sindaco sollecitava l’urgenza della risoluzione alla problematica: con l’andata in pensione del Medico di base erano arrivati i problemi per gli assistiti e la comunità si è ritrovata priva del proprio “medico di famiglia”. Il Sindaco aveva prontamente scritto all’ASP di Potenza.

Di Carlo, Medico oltre che Sindaco, sottolinea l’importanza del servizio e della figura del “medico di famiglia”, perché «la medicina di base ha necessità del contatto medico-paziente, ci vuole il rapporto diretto con l’assistito, ci vuole la capacità di ascoltare. Tra medico e assistito deve crearsi un reciproco rapporto di conoscenza e fiducia. Purtroppo questa professione è molto cambiata negli anni, e queste prerogative “umane” sono completamente scemate, lasciando di contro spazio alla freddezza e al “non contatto”, attraverso richieste telematiche, via Whats App, così che il medico leggendo il messaggio fa la sua diagnosi e prescrizione». Il medico di medicina generale è difatti la figura di riferimento per ogni problema che riguarda la salute del proprio assistito. Da molti anni ormai si parla del rapporto medico-paziente e di come questo influisca su alcune variabili eterogenee tra loro, quali la compliance e la soddisfazione del paziente, ad esempio. Il rapporto che si stabilisce tra i due ed i processi comunicativi che lo caratterizzano rappresentano per il medico un vero e proprio strumento di lavoro. L’antico aforisma di tradizione ippocratica “Nullus medicus nisi philosophus” invita il medico ad occuparsi dell’uomo nella sua interezza, senza separare il “livello fisiopatologico”, destinatario di conoscenza oggettiva e di prassi terapeutica, dal “livello psicologico-esistenziale”, destinatario di comprensione intersoggettiva e di prassi simpatetica.

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